Teramo. “Quello che accade a Teramo non si è mai visto da nessun’altra parte. E il tutto avviene in un contesto quasi narcotizzato”. Parole dure, pronunciate questa mattina dal capogruppo dell’IdV in Regione, Carlo Costantini, intervenuto a Teramo in una conferenza stampa in cui si è parlato di TeAm. Non a proposito dei recenti arresti eccellenti (vedi Giovanni Faggiano, ex amministratore delegato della Enerambiente arrestato a Napoli), ma relativamente alla convenzione stipulata con il Comune di Teramo che, già all’epoca dell’amministrazione Chiodi, aveva affidato alla TeAm la gestione dei servizi cimiteriali.
Ed è proprio sull’affidamento che Costantini & C. puntano il dito, dichiarando la loro totale illegittimità. Il problema è sempre lo stesso: la “successione” Slia/Enerambiente come socio privato della Teramo Ambiente. “Si tratta di due società diverse” spiega il consigliere comunale Siriano Cordoni “e dunque era necessario affidare il servizio attraverso un bando pubblico, non con l’affidamento diretto. Questo è il modo di operare dell’allora sindaco Gianni Chiodi, attuale presidente della Regione”.
“Se Chiodi e Brucchi avessero fatto a Pescara quello che hanno fatto a Teramo” aggiunge Costantini “sarebbero durati una settimana. Credo che questa città non si sia ancora resa conto del disastro consumato con la vicenda TeAm. Questi atti sono nulli e ciò significa che al primo colpo di tosse potrebbe crollare il sistema. Il mancato ricorso al mercato è fonte di danno erariale. Allora non stupiamoci se tra qualche anno la Corte dei Conti farà una retata. Questa vicenda è incredibile ed è sintomo dell’assoluta mancanza di senso di responsabilità”. Insomma, secondo Costantini, Teramo avrebbe bisogno di un vero e proprio intervento di “moralizzazione”. E in tutto questo, spiegano i dipietristi abruzzese, non c’entra il futuro dei 300 dipendenti della TeAm, per nulla in discussione. C’entra, piuttosto, che non solo l’affidamento sarebbe illegittimo, ma la convenzione non sarebbe nemmeno rispettata, visto che, come spiega il consigliere comunale Valdo Di Bonaventura, “il cimitero è nel più assoluto degrado e gli interventi di manutenzione sono fermi”. E Cordoni conclude con un appello al sindaco, Maurizio Brucchi: “Scenda da quel piedistallo, non è mica l’unico a volere il bene della TeAm. Da parte nostra, siamo disposti a dare un contributo per riportare la legittimità. Qui c’è poco da pontificare, bisogna tornare a discutere”.