L’Aquila. “Una dura battaglia ieri in Regione contro la ‘maxi-marchetta’ da oltre 4 milioni di euro. Una battaglia di giustizia volta a tutelare sia i centri di ricerca ed i loro dipendenti, che gli operatori culturali del territorio”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianluca Ranieri, spiegando che “i primi sono stati usati dalla maggioranza e da Forza Italia come cavallo di troia per inserire una serie di “donazioni” fatte agli operatori culturali, le associazioni, comitati e chi più ne ha più ne metta, scelte dalla politica. Questo giro è andato bene a qualcuno, lasciano fuori dal calderone degli “scelti per la cultura” tante realtà sicuramente valide e con la stessa storia alle spalle. Domani probabilmente andrà bene ad altri, lasciando senza fondi le scelte di oggi. Questo è un sistema che perdura da anni e che necessita di uno stop radicale affinché chi si occupa di cultura non sia legato al politico di turno e non dipenda da esso, ma abbia la possibilità di portare avanti progetti volti a valorizzare il territorio, con le mani libere pensando solo ad offrire un valore aggiunto attraverso prodotti di qualità con la consapevolezza che questi saranno valutati per merito ed in trasparenza. Tutti devono avere la consapevolezza di potercela fare. E’ un diritto di chi fa cultura ed un dovere per chi amministra”.
Ha le idee chiare Ranieri che ribadisce “Questa è l’idea di Regione che vuole il M5S, un’idea ben lontana dallo squalificante teatrino al rialzo che si è verificato ieri in consiglio regionale”.
“È strano vedere” aggiunge il consigliere 5 stelle di Avezzano “che qualche giornale marsicano riservi al M5S un trattamento particolare. E’ accaduto, infatti, che il comunicato dei nostri avversari politici diventasse ‘la notizia’ giudicata reale da pubblicare dopo pochi minuti, mentre il nostro comunicato diventasse ‘la nostra verità’ da pubblicare il giorno dopo. Una tendenza per fortuna non seguita da tutti gli organi di stampa sia marsicani che non. Giornalisti che guardando la diretta del consiglio e non seguendo solo le strumentalizzazioni di una parte politica hanno ben capito il reale susseguirsi degli eventi, svolgendo al meglio il mestiere di chi deve informare i cittadini su ciò che accade, senza nessun altro fine”.
“Non è un atteggiamento nuovo verso il M5S” continua Ranieri “Giorni fa siamo stati oggetto di false notizie su incontri pre-elettorali fatti ‘in gran segreto’ nonché di scelte opportunistiche in merito a ipotetiche candidature. Quando abbiamo provato a ristabilire la verità sostanziale dei fatti, ci hanno accusati pubblicamente di non volere una stampa libera. La libertà di stampa” continua Ranieri, “che è un’estensione della libertà d’opinione, prevede anche il diritto di replica che non dovrebbe essere sottoposto a censure da una stampa veramente libera.”
“Nelle prossime ore”, conclude Ranieri, “renderemo pubblica la lista dei 51 beneficiari dei contributi elargiti senza alcun criterio di programmazione e senza evidenza pubblica, inseriti attraverso la foglia di fico di un provvedimento sui centri di ricerca che non risolve ma tende solo a procrastinare l’inevitabile. In questo modo, i cittadini potranno valutare se i loro soldi vengono ben spesi dalla Regione Abruzzo. Scopriranno chi è stato e chi doveva essere destinatario di contribuiti a pioggia, e se in consiglio regionale ieri si sono dati i numeri, i cittadini sono abbastanza bravi da fare i conti”.