Casalincontrada. “Passano gli anni ma il vizio rimane. Appena si riesce a far rialzare un poco la testa ad una società come l’ACA, subito i famelici appetiti politici si ripresentano”.
Così in una nota Sergio Montanaro, presidente di Casale Futuro, che aggiunge: “Sabato 8 ottobre si dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda ormai per alcuni aspetti drammaticamente grottesca per noi clienti di questa società. Il rinnovo dei vertici dell’ACA, la società pubblica che distribuisce l’acqua e gestisce l’intero ciclo idrico e della depurazione in 64 comuni a cavallo delle province di Pescara, Chieti e Teramo.è ancora una volta terreno di scontro. Eppure le gesta di coloro che sino a tre anni fa la gestirono e che hanno ridotto questa società in ginocchio echeggiano ancora nella testa, nei discorsi e nelle aule di tribunale abruzzesi, e nonostante ciò alcuni autorevoli esponenti politici, a vario livello, non riescono proprio a stare lontano da questa società. Ancora una volta le ingerenze politiche del tutto arbitrarie di personaggi che in effetti dovrebbero essere estranei alla decisione dell’Assemblea composta dai sindaci rischiano di costare care a noi comuni mortali che paghiamo caro questo servizio. Con fatica si è messa la barra dritta per risolvere il problema grazie al lavoro dell’Amministratore unico che subito si cerca di rispolverare il tanto amato CDA che piace a certi politici che lo trovano evidentemente un valido strumento per distribuire poltrone e sedie varie. Tutto questo senza tener minimamente conto di quello che pensiamo noi cittadini che nella vera effettiva pratica siamo i veri soci per il mezzo dei nostri sindaci. Noi come associazione, e ancor prima come gruppo consiliare, di questo tema ci siamo largamente occupati anche portandolo, quando ne avevamo l’onere, il problema in seno al Consiglio Comunale di Casalincontrada. Proprio per la nostra storia, anche quella più recente, e per il sostegno attivo all’operato del Sindaco Vincenzo Mammarella, non possiamo assolutamente assistere in silenzio a questo tentativo di riportare le lancette indietro di tre anni con il rischio abbastanza concreto di vanificare il lavoro e soprattutto i sacrifici dei cittadini sinora svolto e per mezzo del quale si intravede una possibilità reale di salvare questa importante società che eroga un servizio, quello idrico, di primaria importanza per le nostre comunità. Siamo al fianco del Sindaco Vincenzo Mammarella e di tutti i sindaci che si oppongono al ritorno al CDA ed alle spartizioni politiche che nulla hanno a che vedere con la buona gestione”.
“Nel contempo – conclude la nota – chiediamo a quei sindaci che nei fatti hanno rinnegato quanto espresso in precedenza, ovvero nell’adozione di una metodica che aveva portato con coraggio alla scelta, rivelatasi poi giusta, dell’Amministratore unico, di ritornare a sostenere quella scelta. Soprattutto tenendo conto dell’impegno assunto all’atto della propria elezione nei confronti dei propri cittadini. Nel contempo esortiamo i cittadini, le associazioni ed i consiglieri dei 64 comuni a far sentire la propria voce e a sostenere il proprio sindaco in questa scelta e nel caso ad esortarlo per prendere questa giusta e corretta decisione continuando nel risanamento della società senza farsi attirare e distrarre dagli impegni assunti da sirene e promesse fatue che già in passato si sono dimostrate tali”.