Dal primo gennaio al 16 dicembre 2010, il Consiglio regionale d’Abruzzo si è riunito 24 volte in seduta ordinaria, 7 in seduta straordinaria e 6 per il question time. I progetti di legge presentati sono stati 124, quelli esaminati 65. Un solo regolamento presentato ed esaminato, mentre le leggi promulgate sono state 49 su 62 approvate. Dei 23 provvedimenti amministrativi presentati, 19 sono stati esaminati. Per quanto riguarda le risoluzioni, ne sono state presentate 60 ed esaminate 23. Quattro le nomine nel corso dell’anno, a cui si aggiungono 15 pareri sugli atti della Giunta e 5 documenti.
Durante il 2010 sono state presentate 122 interpellanze, di cui 30 svolte. Su 31 interrogazioni a risposta orale, ne sono state fornite 29; su 21 interrogazioni a risposta scritta, 7 hanno ottenuto la replica. Nel corso dell’anno che sta per concludersi, l’attività legislativa del Consiglio regionale si è concentrata principalmente su alcuni settori: attività produttive (15 leggi), territorio-ambiente-infrastrutture (12), bialncio-finanza regionale (8), ordinamento istituzionale (8), tutela della salute (6), agricoltura (6). Sono questi i numeri del Consiglio Regionale d’Abruzzo, elencati questa mattina dal presidente Nazario Pagano nel corso del tradizionale incontro con la stampa per il bilancio di fine anno.
Un 2010 “estremamente interessante” secondo Pagano “che ha segnato una forte ripresa dell’attività dell’Assemblea legislativa. Grazie al merito di tutti gli attori istituzionali sia stato possibile raggiungere una produzione normativa quantitativamente rilevante ma anche di qualità”. E questo, ha aggiunto “ha consentito di cogliere significativi risultati verso un rinnovato impegno per costruire un’Assemblea legislativa moderna e soprattutto attenta ai bisogni della comunità regionale”.
Pagano ha rivolto un plauso a tutti i Consiglieri, uniti e coesi su temi pregnanti, come la crisi economica e l’occupazione: ”Nel 2010 hanno dato ampia dimostrazione di maturità e sensibilità, anche nel promuovere quello spirito di armonia e di unità, necessario a far crescere il territorio e risolvere problemi dal terremoto al lavoro. Oggi è necessario, e senza indugio, stringere un Patto per l’Abruzzo con tutti i protagonisti del mondo politico, economico e sociale per far sì che la nostra regione non strisci ma voli. Come è necessario confrontarci sui fatti non sulle ideologie”.
Pagano si è soffermato poi sull’attività ”materiale” dell’Assemblea regionale: ”Nell’anno appena trascorso abbiamo approvato 62 leggi, di cui 11 all’unanimità; ricordo, per importanza, il nuovo regolamento dell’Assemblea, il Testo Unico sul trattamento economico dei Consiglieri regionali, la legge sulla semplificazione e qualità della normazione, il provvedimento comunitario. Altre leggi sono state approvate a maggioranza, con il voto favorevole di alcuni gruppi consiliari di opposizione”. Ma c’è un cruccio per il presidente del Consiglio: la mancata intesa su un provvedimento di grande peso politico, quello sull’edilizia, sul quale il confronto non è ancora sfociato nell’approvazione. A questo proposito, Pagano ha fatto appello alle opposizioni affinché trovino un punto di convergenza. Tra i ”buoni propositi” per l’anno nuovo, spicca l’informatizzazione dei lavori consiliari.
Nel bilancio di fine anno Nazario Pagano, affiancato dai vice Giorgio De Matteis e Giovanni D’Amico, ha voluto evidenziare, oltre al lavoro puramente legislativo, anche l’opera politica e di solidarietà attuata dall’Assemblea. ”Nonostante le ristrettezze economiche” ha detto “abbiamo mantenuto i rapporti con le Comunità di abruzzesi all’estero, promuovendo incontri, corsi per giovani di seconda e terza generazione, contatti anche per promuovere le ricchezze naturali ed artistiche della nostra regione”.
Attraverso la fondazione ”Abruzzo risorge onlus”, che Pagano ha fortemente voluto sin dall’immediato dopo sisma, sono stati raccolti cospicui fondi che nel 2010 sono stati distribuiti. ”Abbiamo utilizzato le risorse a nostra disposizione per riparare o costruire impianti sportivi e luoghi di aggregazione per i ragazzi del cratere, rispondendo così alla loro richiesta di nuovi e congeniali punti di ritrovo, essendo i tradizionali venuti meno a seguito del terremoto”. Sempre attraverso la Fondazione, il Consiglio regionale d’Abruzzo ha premiato, con borse di studio, gli studenti orfani di uno o di entrambi i genitori a causa delle tragedia aquilana.
Nel bilancio 2010 del Consiglio regionale c’è anche la nomina del suo presidente al vertice della Calre, la Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee. E questa mattina Pagano ha assicurato il suo impegno per valorizzare il ruolo e le peculiarità dell’Abruzzo in sede comunitaria, annunciando anche che lancerà una campagna di raccolta fondi, a livello internazionale, per il restauro della basilica di Santa Maria di Collemaggio, fortemente danneggiata dal terremoto.
”Un’idea” ha aggiunto il vice presidente Giorgio De Matteis “che la dice lunga sulla grande sensibilità del presidente Pagano, che continua a spendersi in ogni modo per l’Abruzzo e, soprattutto, attraverso la sua Fondazione, per L’Aquila terremotata”.
Relativamente poi alle vicende che interessano la politica nazionale, Pagano si dice “preoccupato”. “Sarebbe da irresponsabili non esserlo. Ma nello stesso tempo siamo consapevoli del fatto che è necessario tenersi lontani da liti e schizofrenie. Rinnovo, pertanto, l’appello che feci il 27 gennaio 2009, giorno dell’insediamento in Regione, alla coesione ed al senso di responsabilità. L’unico obiettivo deve essere governare per il bene comune dell’Abruzzo e degli abruzzesi”. Piu’ categorico, il suo vice, De Matteis: ”Nulla, niente e nessuno ci impediranno di governare bene l’Abruzzo; tutti abbiamo un solo interesse: che la Regione sia governata nel migliore dei modi”.
A gennaio, intanto, entrerà in vigore il nuovo Regolamento di funzionamento del Consiglio regionale, approvato lo scorso 12 ottobre, nel quale, ha spiegato Pagano, “è stato delineato un sistema che possa garantire maggiore fluidità ed efficienza ai lavori, bilanciando tale esigenza con il rispetto dei diritti delle opposizioni e dando centralità all’aspetto qualitativo della produzione normativa. Ciò ha comportato l’inserimento di alcuni nuovi istituti e la previsione di un nuovo sistema di rapporti tra Giunta e Consiglio regionale che vede sempre più il Consiglio stesso assumere un ruolo di controllo dell’attività dell’Esecutivo, ma anche di raccordo con le istituzioni locali. E’ stato, infine, introdotto il metodo della programmazione per quanto concerne i lavori dell’Aula e delle Commissioni, alle quali sono stati dati più poteri con l’introduzione dell’esame dei progetti di legge, da parte delle Commissioni stesse, in sede redigente e deliberante; sono state riviste le norme dedicate alla discussione in Consiglio, per garantire maggiore fluidità ed efficienza dei lavori, e maggiore consapevolezza nella discussione degli argomenti in esame”.