L’Abruzzo è in perfetta linea con il suo Piano Sviluppo Rurale, anzi con risultati ben oltre le previsioni. “Sebbene due anni fa siamo partiti in ritardo per inefficienze della precedente gestione, oggi abbiamo recuperato in pieno. Non solo centrando l’obiettivo, bensì superandolo. Infatti abbiamo toccato la quota del 126% di utilizzo delle risorse a disposizione e per questo siamo in fase di premialità”.
Sono le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo, nel suo intervento al seminario di verifica del progetto “Trasferimento e innesto di esperienze, buone pratiche e innovazioni per il rafforzamento istituzionale dell’autorità di gestione del Piano di Sviluppo Rurale Abruzzo 2007-2013”, organizzato dalla Rete Rurale Nazionale 2007-2013 e in svolgimento all’Auditorium Petruzzi di Pescara alla presenza, tra gli altri, di uno dei direttori generali del Ministero, Giuseppe Blasi, e del direttore regionale del settore, Luigi De Collibus.
Nell’ambito di un momento di confronto tra l’amministrazione centrale e quella regionale, Febbo si è soffermato sui primi risultati ottenuti e su quelli previsti. “Quello del PSR è uno strumento importante che la nostra regione sta dimostrando di saper utilizzare al meglio. Per quest’anno siamo riusciti a incamerare per il settore rurale 52 milioni di euro, mentre per il 2011 ci aspetta un passaggio ancora più importante dal momento che l’importo dovrebbe salire a 270 milioni di euro”. L’argomento è stato trattato anche dal direttore generale del settore Sviluppo rurale del Ministero delle Politiche Agricole, Giuseppe Blasi. “I fondi ci sono, anche se in agricoltura non bastano mai perché il settore ha bisogno di rinnovarsi continuamente. Ma la vera sfida è per gli obiettivi del 2011 dal momento che ci sarà una dotazione di risorse da utilizzare molto più significativa. L’Abruzzo sta maneggiando a dovere lo strumento del PSR che ha come prerogative il saper spendere bene e il rispetto delle scadenze”.
Se per i fondi europei va tutto bene, non altrettanto si può dire per quelli nazionali. A margine della definizione della linea operativa della Regione Abruzzo, l’assessore Febbo ha, infatti, posto l’accento su una nota dolente relativa alla recentissima notizia che nell’ambito del trasferimento fondi dallo Stato alle Regioni non ci sarà spazio per l? agricoltura. “Dei 5 miliardi e 100 milioni di fondi ne sono stati tagliati 4 miliardi. Restano 1 miliardo e 100 milioni che avranno purtroppo altri indirizzi. Nello specifico, 500 milioni per l’edilizia sanitaria, 200 per la sanità e il resto tutto per il Tpl (trasporto pubblico locale). E’ evidente che lo scenario che dovremo affrontare è diverso da quello immaginato”. Infine, l’assessore ha illustrato i possibili scenari dello sviluppo rurale per la prossima fase di programmazione 2014-2020.