“L’assessore regionale Paolo Gatti ha dovuto prendere atto che non vi erano le condizioni per approvare il suo provvedimento di istituzione della fondazione Giovani per l’Abruzzo a causa della battaglia ostruzionistica dell’intera opposizione”. A sostenerlo è il consigliere regionale del Partito di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che già a maggio aveva evidenziato le incongruenze del progetto chiedendone il ritiro.
“Il dato di fatto” aggiunge “è che 2milioni e 800mila euro, che dovrebbero andare ai giovani aquilani e del cratere, sono immobilizzati”. Acerbo chiede, dunque, all’assessore Gatti e alla maggioranza “un atto di responsabilità”, ossia il ritiro definitivo del provvedimento e l’apertura di un confronto con il Consiglio sulla destinazione di queste risorse destinate alle politiche giovanili.
“Il fine istituzionale di quelle risorse” ricorda “era il finanziamento delle iniziative dei giovani e nelle altre regioni sono stati utilizzati nello spirito della legge con bandi che hanno consentito a migliaia di giovani di concretizzare e intraprendere iniziative sociali, culturali e di micro-imprenditorialità. In Consiglio avevo lanciato l’ipotesi di utilizzarli per progetti finalizzati a ridurre l’impatto dei tagli della Gelmini sulla scuola pubblica e su questo si era raccolto l’interesse anche di esponenti della maggioranza come il vicepresidente De Matteis. L’importante è non tenere queste risorse immobilizzate e per questo sarebbe auspicabile che l’assessore Gatti non insista nel riproporre il provvedimento”.