Nell’ambito delle attività propedeutiche all’attuazione del “Federalismo Demaniale”, l’Agenzia del Demanio ha pubblicato un elenco contenente i beni del Patrimonio dello Stato (esclusi quelli in uso alle Pubbliche Amministrazioni, quelli appartenenti al Demanio Storico Artistico e quelli situati nelle Regioni a statuto speciale e nel Comune di Roma). Si tratta di un elenco di 12 mila beni che dalla fine dell’anno saranno trasferiti dallo Stato alle Regioni che potranno decidere di cederli per fare cassa.
L’elenco comprende alcuni dei tesori d’Italia, dalle cime delle Dolomiti ai fari sulle coste siciliane, dalle colline di Superga a Palazzo Archinto a Milano, passando per aeroporti in disuso, caserme, poligoni di tiro e mercati storici per i quali non ci sono i fondi necessari ai restauri. L’elenco, consultabile on line sul sito dell’Agenzia del Demanio (www.venditaimmobili.agenziademanio.it), non è definitivo e verrà aggiornato ogni 15 giorni fino alla fine del 2010.
Nella Regione Abruzzo sono riportati alcuni immobili interessanti quali, ad esempio, nel comune di Teramo i vivai della Forestale situati vicino agli impianti sportivi, i capannoni di via Orto Agrario, adiacenti il convento della Madonna delle Grazie, alcune scuole materne di diverse frazioni.
Se si scorrono le pagine dell’agenzia si vedranno, tra i beni, anche alcuni tratti di arenile delle cittadine costiere, case costruite dallo stato in coincidenza di eventi calamitosi particolari o per determinate categorie di lavoratori, aree boscate, aree ferroviarie dismesse (tra cui l’ex sangritana), aree fluviali, porzioni di strade statali dismesse, ex caserme, ecc.
Molti sono beni marginali, altri meritano di essere valorizzati e conservati all’uso pubblico. Occorrerà vedere se e come le Regioni useranno questo cospicuo patrimonio e se prevarranno le esigenze di tutela o quelle di fare cassa, viste anche le non rosee situazioni economiche in cui versano gli Enti Locali.