Pescara. Mentre il Piano demaniale marittimo segna il passo e la legge per l’estensione delle concessioni impugnata dal governo non viene difesa dalla Regione, il Consiglio regionale attraverso stralci e provvedimenti parziali rischia di scrivere un futuro per le spiagge abruzzesi che non coglie le generali aspettative degli operatori del settore.
E’ quanto afferma in una nota
Il caso recente delle delimitazioni, dice ancora
“Assai più grave – a detta dell’associazione dei balneatori aderente alla Cna – l’approvazione della legge che permette il rilascio della concessione per la posa degli ombrelloni, altrimenti impossibile, per alcuni stabilimenti di Martinsicuro: una scelta sconcertante, presa nel più assoluto disprezzo dell’opinione contraria espressa dagli operatori attraverso le loro associazioni di rappresentanza. Così, in assenza della legge, mentre i titolari delle attuali concessioni sono esposti al rischio di tornare a casa tra qualche anno, ogni giorno può capitare di veder nascere come funghi nuovi stabilimenti balneari”.
Per queste ragioni, la stessa Fab chiede a Di Dalmazio di portare subito all’attenzione della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale il testo del Piano, affinché possa essere discusso e approvato prima della pausa estiva: si tratta di uno strumento indispensabile, senza il quale la stessa legge sulla nuova disciplina delle concessioni demaniali marittime rischia di segnare ulteriormente il passo.