Pescara. Ben 138 aziende espositrici, almeno una dozzina di eventi a Casa Abruzzo nel quartier generale di Brera, sei incontri di Be to be con giornalisti specializzati nei settori viaggi, turismo, natura ed enogastronomia, diverse iniziative organizzate dai Poli di innovazione, eventi a cura di associazioni culturali abruzzesi, Comuni e GAL, mostre e poi cooking show, spettacoli all’interno della settimana del protagonismo, presentazioni di iniziative editoriali, concerti ed eventi fuori Expo. Gran finale lo spettacolo dell’attore comico Gabriele Cirilli.
Tutto questo è stata la partecipazione della Regione Abruzzo all’Expo di Milano, curata dalla società in house Abruzzo Sviluppo e supportata dalle tre Università per la progettazione, la logistica e la parte tecnologica.
“Nei 180 giorni di presenza all’Expo di Milano, l’Abruzzo è diventato mondo. E quella di farci conoscere e di aprirci al mondo era proprio la meta che, come sistema Abruzzo, ci eravamo prefissi di raggiungere alla vigilia di questo storico evento che è stata l’Esposizione universale”.
Così il consigliere regionale delegato, Camillo D’Alessandro, questa mattina, a Pescara, nel corso della conferenza stampa in cui è stato tracciato il bilancio della partecipazione ad Expo 2015.
“Missione compiuta – rivela D’Alessandro – visto che ci sono stati riscontri positivi sia a Milano con CasaAbruzzo, sia all’interno di Expo con varie iniziative sia nelle diverse location dove abbiamo organizzato eventi che hanno avuto rilevanza nazionale ed internazionale. Ora siamo in cammino – ha proseguito – per fare in modo che questa regione diventi, a tutti gli effetti, destinazione turistica. Inoltre, – ha aggiunto – dal momento che questo modello organizzativo si è rivelato vincente, possiamo adottarlo per affrontare altre impegnative sfide come quella del Giubileo anche se si tratta di tutt’altro evento”.
Una scommessa vinta, secondo D’Alessandro, “per la capacità di avere messo in campo tutto il meglio dell’Abruzzo e quindi i Poli di Innovazione, i Gal, le associazioni, le Camere di Commercio e le Università”. Un indice rilevatore di questo successo e quindi del gradimento dei visitatori? “Il dato – chiarisce il consigliere regionale delegato – emerso da una ricerca che ha esaminato ben 500 mila tweet legati all’hastag Expo e che ha visto l’Abruzzo inserito nella “top five” delle Regioni italiane più gradite.
Questo vuol dire – ha proseguito – che l’Abruzzo a Milano non solo è stato visibile ma che ha prodotto anche un’offerta di qualità. E significa che si è rivelata azzeccata anche la scelta voluta di non aver allestito un padiglione all’interno di Expo come, ad esempio, ha fatto la Regione Siciliana che ha speso circa 10 milioni di euro ma sembrerebbe non aver avuto quei riscontri in termini di consensi e di presenze che si attendeva.
Noi abbiamo investito molto meno – ha spiegato D’Alessandro – puntando sia ai visitatori extra Expo con Casa Abruzzo a Brera, in un quartiere centrale e di grande pregio, che a quelli interessati ai grandi Padiglioni dell’Expo visto che siamo stati presenti con divese iniziative all’interno della settimana del protagonismo”.
Tra i tanti personaggi che hanno frequentato Casa Abruzzo e presenziato a numerosi eventi della Regione Abruzzo il consigliere D’Alessandro ha voluto ricordare il Questore di Milano, il teatino Luigi Savina, che, oltretutto, a detta di D’Alessandro, è stato una sorta di “ambasciatore dell’Abruzzo” sia nelle fasi di preparazione dell’evento che durante i 180 giorni di Expo. Soddisfatto anche il presidente di Abruzzo Sviluppo, Manuel De Monte, che ha anche ringraziato il suo predecessore Cetrullo per il pregevole lavoro avviato.
“Non è stato semplice coordinare, gestire ed organizzare la presenza dell’Abruzzo a Milano – afferma – ma ci siamo riusciti grazie ad un impegno corale che ha visto l’intera struttura lavorare con impegno e competenza”.