Pescara. Il centro San Stefar travolto dal fallimento Angelini, uno sfratto imminente con conseguente blocco del servizio, questo aspetta la struttura per cui fino ad oggi si è continuato a lottare. Ma i consiglieri regionali Antonio Saia (Pdci) e Maurizio Acerbo (PRC) non ci stanno e fanno così appello alla Giunta, presentando un’interpellanza in cui si chiede “di intervenire subito per scongiurare lo sfratto del Centro San Stefar di Pescara con l’interruzione del servizio di riabilitazione che da esso viene svolto, in attesa della sentenza del tribunale, che dovrebbe permettere di chiarire la situazione e di prendere gli eventuali provvedimenti definitivi.”
Se i lavoratori, senza stipendio da oltre un anno, possono permettersi di continuare le propria lotta, in nome ed in difesa di logica deontologica, scagliandosi contro tutto e tutti, per la salvaguardia dei pazienti in trattamento presso il suddetto Centro, la Regione non potrebbe concedersi alcuna latitanza.
“Nel rispetto di queste persone – affermano i consiglieri – l’ulteriore latitanza della Giunta regionale, il cui atteggiamento di fronte al grave problema generale dei lavoratori del Gruppo Angelini appare incomprensibile, irresponsabile e disumano non sarebbe in alcun modo tollerabile di fronte ad una situazione paradossale che si va aggravando sempre più. Ancora una volta mostrerebbe che in Abruzzo gli errori, il malaffare, le omissioni e le incapacità della politica possono trovare soluzioni solo dalla meritoria azione della Magistratura”, concludono Saia e Acerbo. Saia ed Acerbo attendono risposte concrete, fatti che intervengano per la salvaguardia della Regione.
Monica Coletti