Verona. L’Abruzzo può ritenersi davvero soddisfatto. Questa 44esima edizione del Vinitaly (Verona, 8-12 aprile) ha reso giustizia alle eccellenze enologiche di questa terra che, lentamente, cerca di risollevarsi da un anno difficile.
Una difficoltà dovuta certamente alla pesante crisi economica mondiale, alla quale si è aggiunta inesorabile la
tragedia del terremoto che ha colpito il capoluogo aquilano e l’intera regione.
Ed è proprio con questo spirito di ripresa che l’Abruzzo si è presentato orgoglioso alla grande rassegna veronese.
Come ha confermato lo stesso assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo. “Gli abruzzesi” ha detto “sanno reagire e lo dimostra la grande ammirazione espressa dagli italiani per la grande compostezza di questo popolo. Per l’Abruzzo questa edizione del Vinitaly è stata molto positiva, testimoniata dal gran numero di persone che hanno visitato i nostri stand. Anche se dovremo aspettare martedì per un bilancio finale
e definitivo”.
Grande soddisfazione anche nelle parole dell’assessore Renato Rasicci (Provincia di Teramo), presente anch’egli alla fiera veronese. “Il territorio teramano” ha detto “ha riscosso un grande successo e siamo contenti soprattutto perchè anche le piccole aziende, che di solito incontrano maggiori difficoltà, hanno avuto la possibilità di incontrare i buyer del mercato che conta. Ecco, la provincia di Teramo riparte da qui, dalle sue eccellenze enogastronomiche, alle quali si lega poi tutta l’attività turistica”.
Un turismo che Rasicci immagina a 360 gradi, fiorente non solo nei mesi estivi, ma durante tutto l’anno.
Questo è l’Abruzzo che vuole presentarsi al mondo. Forte, corposo e dal retrogusto deciso.
Da Verona,
Marina Serra