L’Aquila. Nella seduta odierna della V Commissione consiliare è stato approvato a maggioranza il regolamento sulla compartecipazione alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali e residenziali.
Sandro Mariani: ‘Maggioranza compatta che ha ottenuto un importante risultato’
‘Il lavoro in commissione è stato lungo ma produttivo’ dichiara Mariani ‘ed il regolamento approvato è stato migliorato e va incontro alle difficoltà economiche che stanno vivendo i comuni abruzzesi. Voglio ringraziare il Presidente Mario Olivieri ed i miei colleghi di maggioranza per la costanza e l’impegno profuso in questi mesi che ci ha permesso di raggiungere questo importante risultato’.
Mario Olivieri: ‘Risultato che pone comuni e strutture in condizione di serena operatività’
Il Presidente della V Commissione del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Mario Olivieri, nel ringraziare tutte le forze politiche, annuncia che nella seduta odierna è stato licenziato il Regolamento n. 9 2015 229/C del 24.03.2015 recante le “Linee guida per il concorso alla spesa dei Comuni per il sostegno ai costi a carico degli utenti relativo alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali e residenziali”.
Il testo del regolamento proposto dalla Giunta Regionale è stato modificato con un maxi emendamento sottoscritto da tutte le forze politiche componenti la commissione. Il testo del maxi emendamento è stato formulato dopo un intenso ed ampio dibattito costruttivo che ha preso corpo nel corso di ben tredici sedute di commissione.
Il Presidente Olivieri dichiara: ‘Esprimo viva soddisfazione per aver raggiunto un risultato che pone la Regione, i comuni e le strutture sanitarie in una condizione di serena operatività’.
Lorenzo Sospiri: ‘Abbiamo contenuto i danni ma la battaglia continua’
‘La Regione Abruzzo coprirà per intero, per tutto il 2015, la quota di compartecipazione degli utenti-ospiti delle Residenze sanitarie assistite, utenti che personalmente non dovranno sostenere alcuna spesa. Forza Italia, grazie alla battaglia condotta in Commissione, è riuscita a contenere i danni determinati dalla nuova tassa sulla salute imposta dalla giunta D’Alfonso, tramite l’approvazione di un emendamento da me presentato e sottoscritto da tutti i capigruppo, emendamento con il quale abbiamo completamente riscritto le disposizioni transitorie finali. Ora la delibera è legge, ma il nostro impegno continua per giungere all’abolizione totale di quella tassa’.
A dirlo è stato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, al termine del voto, nella V Commissione, del Regolamento sui ticket sociosanitari.
‘Nelle 12 sedute di Commissione precedenti, Forza Italia aveva già ottenuto delle conquiste, ossia delle modifiche sostanziali che abbiamo fatto inserire nel Regolamento – ha ricordato il Capogruppo Sospiri -. Il documento riscritto ora prevede infatti che la compartecipazione si applica su Servizio sanitario nazionale, Comuni e utenze sulla base del relativo reddito Isee: Forza Italia ha ottenuto che la giunta regionale stabilirà le soglie di compartecipazione dell’utente non senza aver prima acquisito il parere obbligatorio della Commissione consiliare competente. Perché, se arriva un utente che ha un reddito di 25mila euro l’anno, prima di stabilire la sua quota di compartecipazione sarà necessario verificare quanto incide sul suo reddito la composizione della famiglia e la presenza di disabilità. Questo “controllo” ci permetterà di contenere il danno, fermo restando che parliamo di una tassa che con Chiodi non c’era ed è stata introdotta da D’Alfonso. Seconda conquista: la parte dei Comuni è coperta al 100 per cento per tutto il 2015, quindi primo i sindaci non faranno i gabellieri, secondo, non li facciamo fallire, e quindi per due terzi abbiamo contenuto il problema. Infine, i Comuni non pagheranno a rimborso, ossia prima il Comune paga la prestazione, anticipando la spesa, e poi la Regione li rimborsa con comodo. Piuttosto i Comuni faranno l’analisi delle compartecipazioni delle prestazioni e dei redditi Isee, mandano le carte alla Regione, che versa il dovuto e il Comune rimborsa.
Però, a fronte del Regolamento così riscritto – ha proseguito il capogruppo Sospiri – la maggioranza aveva reinserito a sorpresa delle norme transitorie che ci avevano riportato punto e a capo imponendo la ripresa dell’ostruzionismo: parliamo dell’articolo 12, commi 3 e 4, dove si è ribadito che gli utenti ospiti delle strutture sanitarie e sociosanitarie avrebbero comunque dovuto pagarsi personalmente e direttamente la ‘quota alberghiera’, ovvero 25,86 euro al giorno, ossia 775 euro al mese; solo gli ospiti delle strutture psichiatriche e riabilitative non dovrebbero pagare nulla. Tradotto in numeri significa che l’anziano ospite di una Rsa che, tra pensione di invalidità e accompagnamento, percepisce 788 euro al mese, avrebbe dovuto versare tutta la somma alla struttura, restando con appena 13 euro al mese in tasca, sempre se non gli fanno pagare pure il barbiere. Una norma inaccettabile, introdotta a tradimento da una giunta regionale Pd che cambia ogni giorno i documenti, ovviamente sempre a discapito della popolazione.
Oggi ho presentato un emendamento che è stato sottoscritto da tutti i capigruppo che sostanzialmente ha bloccato quelle norme: nell’articolo 12, inerente le disposizioni transitorie e finali, abbiamo previsto che, nell’attesa del completamento del processo di riconversione delle strutture residenziali e semiresidenziali, la Giunta regionale, per tutto il 2015, coprirà per l’intero importo la quota di compartecipazione altrimenti posta a carico dell’utente o dei Comuni dal Decreto del Commissario. Allo stesso modo la giunta regionale dovrà garantire l’anticipo ai Comuni del 100 per cento della spesa effettivamente accertata per la compartecipazione alle prestazioni socio-sanitarie in regime residenziale e semiresidenziale. Per ora abbiamo contenuto il danno, ora la battaglia continuerà per l’abolizione della tassa’.
Movimento 5 Stelle: ‘Tassa ingiusta, slittata al 2016 grazie a noi’
“Sui cittadini abruzzesi dal 2016 graverà una nuova tassa inflitta da questa amministrazione. Ad essere colpiti saranno i cittadini con disabilità e che non sono autosufficienti. Siamo però riusciti ad ottenere che si proceda alla riconversione delle strutture prima che questo regolamento sia applicato”. Con queste parole il capogruppo Gianluca Ranieri (M5S) commenta l’approvazione del regolamento sulla compartecipazione socio sanitaria che entrerà in vigore da gennaio 2016.
Infatti, il M5S ha da sempre puntato l’occhio su questa criticità della manovra sottolineando come fosse impossibile chiedere ai cittadini di pagare un servizio senza sapere da quali strutture venisse erogato ed in che modo.
“in commissione” continua Ranieri “abbiamo anche lottato per allentare la morsa sulle tasche degli abruzzesi: grazie ad un lavoro costante e proficuo, e mantenendo in questi mesi la guardia sempre alta, siamo riusciti ad ottenere prima un rinvio della compartecipazione al 2016 che si traduce in un concreto risparmio per i cittadini disabili e che necessitano di assistenza e la grande vittoria di aver costretto la maggioranza doversi far carico di una reale riorganizzazione delle strutture prima di poter chiedere un esborso ai cittadini”
“Abbiamo anche ottenuto, grazie ad un lavoro di “costruzionismo”, che il futuro regolamento per la compartecipazione venisse adeguato ad una serie di proposte normative che renderanno meno “pesante” quella che sarà pur sempre una tassa a nostro avviso ingiusta”.
Un’opposizione, dunque, quella del Movimento 5 Stelle, finalizzata ad ottenere il reale miglioramento di un provvedimento che, di per sé, si presenta come gravoso per i cittadini, e non di mera forma o addirittura dannosa come l’assessore Paolucci ha provato a far credere agli abruzzesi
Prima di entrare in vigore, comunque, il regolamento sulla compartecipazione alla spesa per i pazienti disabili e non autosufficienti, al più tardi nel gennaio 2016, dovrà di nuovo tornare in commissione. “Siamo certi”, conclude Ranieri, “che troveremo nella maggioranza un interlocutore ormai sensibilizzato e che riusciremo a fare altri passi avanti verso un’applicazione rispettosa dei diritti del cittadino.”