Da Flegetonte a Caronte: le temperature continueranno a salire nei prossimi giorni in Abruzzo. Ancora più caldo, da oggi e per i prossimi giorni, su tutto l’Abruzzo, con temperature fino a 36-38 gradi su valle Peligna, val di Sangro, Valpescara e Val Vomano.
Umidità e afa, a causa delle brezze marine, lungo la costa. Possibili temporali pomeridiani sulle zone montuose e fino alle aree collinari. Come è accaduto oggi pomeriggio nella Marsica, causando più di un disagio.
Il grande caldo, causato dalla presenza dell’anticiclone africano sul Mediterraneo, potrebbe andare avanti fino a venerdì prossimo. A fare il punto della situazione è il meteorologo Giovanni De Palma, di AbruzzoMeteo.org.
“Alta pressione africana ancora in corso – spiega l’esperto – quindi è previsto un ulteriore aumento delle temperature nelle valli abruzzesi. Lungo la costa farà meno caldo dal punto di vista delle temperature per via delle brezze marine che però portano un aumento dell’umidità e, quindi, afa e caldo intenso e fastidioso. C’e’ la possibilitàche nel pomeriggio si possa formare qualche temporale sulle zone montuose e, localmente, anche sulle zone collinari”.
“La settimana prossima – dice ancora De Palma – la situazione resterà invariata e il caldo continuerà ad essere intenso, con afa sulle coste e possibili piogge pomeridiane sull’interno. Un sospiro di sollievo probabilmente lo si potrà tirare dal prossimo week end. A luglio non sono insolite le temperature elevate, ma ciò che sorprende – conclude il meteorologo – e’ la persistenza del caldo senza interruzione e senza pause temporalesche”.
EMERGENZA CALDO: I CONSIGLI DELL’ESPERTO. Se la precedente ondata di caldo, “Flegetonte” – il fiume infernale di fuoco e fiamme – vi ha colti impreparati e il vostro fisico è stato messo a dura prova da disagi come crampi muscolari, gonfiore agli arti, congestioni, colpi di calore fino a svenimenti, fate attenzione perché, come preannunciato dalle previsioni meteo, per i prossimi giorni è previsto il ritorno di “Caronte” – il traghettatore di anime infernale – che porta con sé temperature fino ai 40 gradi.
Il ricorso ai miti dell’Inferno di Dante rende bene l’idea del caldo torrido che ogni volta dobbiamo affrontare e ci può essere d’aiuto per non dimenticarci di prenderci cura del nostro fisico, per metterlo nelle migliori condizioni possibili per affrontare queste giornate particolari. A causa delle alte temperature e dell’afa, infatti, aumenta la sudorazione corporea, con la conseguente perdita di maggiori quantità di liquidi e sali minerali, elementi indispensabili per la salute dell’organismo.
Un aiuto in tal senso viene dall’alimentazione, come spiega il Professor Umberto Solimene, Presidente del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Medicina Termale e Scienze del Benessere dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino: “La prima regola è idratarsi correttamente: a causa delle alte temperature e dell’afa, infatti, aumenta la sudorazione corporea, che ci fa perdere liquidi e sali minerali, preziosi per il nostro organismo. Dobbiamo reintegrare frequentemente questi indispensabili elementi per evitare di incorrere in un deficit idrico, bevendo acqua minerale non troppo fredda, evitando alcolici e facendo attenzione a limitare caffè e bevande zuccherine.”
I preziosi oligoelementi dell’acqua minerale svolgono dunque un ruolo importante nell’assicurare una protezione contro la disidratazione, un rischio che riguarda tutti, non solo le categorie di popolazione come bambini e anziani da sempre più esposte: “Se in questi giorni di caldo avvertite un particolare senso di spossatezza, crampi, tachicardia e senso di vertigine, il rischio di disidratazione potrebbe essere alle porte: un pericolo che può essere evitato con un gesto semplice e alla portata di tutti come portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua”, continua Solimene.
È importante ricordare, peraltro, che un livello non adeguato di idratazione influisce non solo sulle performance fisiche, ma anche cognitive: basta una diminuzione di acqua totale corporea corrispondente al 2% del peso per iniziare a risentire degli effetti negativi, come ridotte capacità cognitive, cefalea, difficoltà di concentrazione. Si può arrivare anche alla perdita di coscienza se lo squilibrio raggiunge il 7%.
Una buona regola sconosciuta ai più è che bisogna anticipare lo stimolo della sete che sorge spontaneo quando la perdita di acqua supera lo 0,5% ma che in realtà è già un segnale di stress idrico. Per farlo è necessario bere con costanza durante tutto l’arco della giornata. Una regola che vale per tutti, ma ancora di più nel caso di alcune categorie che sono considerate più a rischio in questo periodo.
“In questi giorni di caldo torrido i bambini sono tra le categorie che devono bere di più – spiega il Professore – dal momento che l’acqua ha un ruolo essenziale nello sviluppo del loro organismo. Per quanto riguarda invece gli anziani, sono una categoria che avverte meno lo stimolo della sete, tant’è che la disidratazione è uno dei principali problemi in cui incorrono soprattutto nei mesi estivi ”.
Ulteriori consigli per difendersi al meglio dal caldo includono una dieta leggera, che privilegi cibi freschi e ricchi di acqua, come frutta e verdura, ed eviti invece pietanze elaborate e troppo piccanti. Necessario inoltre vestirsi in modo leggero ed evitare l’esposizione diretta al sole, specialmente nelle ore più calde.
Con questi piccoli accorgimenti, e una bottiglietta d’acqua sempre con sé, saremo pronti ad affrontare qualsiasi caldo “infernale”.