Chiusura ospedali psichiatrici giudiziari: ora cosa accade in Abruzzo ?

Abruzzo. Il prossimo 31 marzo chiuderanno gli ospedali psichiatrici Giudiziari: il problema però era e rimane la presa in carico delle persone con sofferenza mentale. I corregionali internati negli ospedali di Aversa e di Castiglione delle Stiviere devono tornare in Abruzzo ed hanno diritto a ricevere degna ospitalità e cure appropriate, dopo anni di “reclusione” in luoghi definiti tali dal Presidente Emerito Giorgio Napolitano.

 
I 16 Centri di Salute Mentale abruzzesi soffrono per carenze di risorse professionali e svolgono attività prevalentemente ambulatoriali con apertura di 12 ore (in 8 di questi), e di solo sei ore al giorno per 5 giorni la settimana negli altri 8 centri.

 

Per i progetti terapeutici-riabilitativi inoltre si riscontra un alto ricorso alla residenzialità privata, con un tasso superiore alla media nazionale, mentre sono praticamente assenti le residenzialità in gruppi-appartamento e appartamenti supportati. Da decenni le associazioni regionali di familiari, cittadini, organizzazioni sociali e di tutela della salute denunciano questa situazione in Abruzzo, proponendo alla politica regionale la giusta attenzione prevista dal Progetto Obiettivo Nazionale per la salute mentale.

” Vogliamo essere sicuri che questa data sia rispettata”, si legge in una nota delle sigle sindacali e di varie associazioni, “e soprattutto che al posto degli attuali OPG non si aprano nuove strutture manicomiali. La legge ha destinato per l’Abruzzo e il Molise 4 milioni e 800.000 euro allo scopo di finanziare o la costruzione di Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza o per dare risposte alternative all’internamento.

 

 

La Regione Abruzzo tuttavia, come comunicatoci, sembra proseguire nella convinzione di utilizzare le risorse per costruire una mega-struttura (la REMS a Ripa Teatina), incurante della possibilità di rimodulare il programma e di destinare i fondi alla riqualificazione dei servizi di Salute Mentale e delle Strutture Pubbliche esistenti. Nell’attesa che la REMS di Ripa Teatina sia pronta (non prima del 2018) la proposta della Regione è quella di attivare una REMS provvisoria presso l’ex Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Guardiagrele, per la quale ha ottenuto l’approvazione del Ministero, ma per la quale non procede “motivando” il fermo del programma a fronte di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che non contiene nessun provvedimento di sospensiva! Dunque la Regione Abruzzo rischia il Commissariamento.

 

 

 

Siamo contrari alle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza ma riteniamo inaccettabile che la nostra Regione si presenti alla scadenza prevista dalla Legge senza un programma che possa permettere il ritorno in Abruzzo dei pazienti che dovranno uscire dagli OPG obbligatoriamente il 31 marzo. Ragioni che ci spingono ad organizzare per giovedì 19 marzo, dalle ore 10, un presidio a Pescara davanti l’assessorato regionale alla Sanità”.

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