Una vera e propria svolta arriva dalla seduta del 27 dicembre del Consiglio regionale dell’Abruzzo: è stata approvata la legge che renderà attivo il Reddito di libertà, a favore delle donne vittime di violenza.
Una data da ricordare quella del 27 dicembre 2023, infatti, nella seduta del Consiglio regionale dell’Abruzzo avvenuta qualche giorno fa, è stata approvata in modo unanime una legge di grande importanza: il Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza. La misura legislativa è stata presentata da Sara Marcozzi, consigliera regionale di Forza Italia, e rappresenta un passo concreto nella lotta contro la violenza di genere.
La consigliera Marcozzi, durante il suo intervento, ha sottolineato che ci fosse l’urgenza di fornire un sostegno concreto alle vittime di violenza, poiché molte donne sono sottoposte anche a forme di violenza economica da parte dei loro partner. Le statistiche, infatti, dimostrano che in Italia una donna su due ha subito almeno una volta nella vita un caso di violenza economica.
Reddito di libertà: somma mensile alle donne vittime di violenza
La consigliera Sara Marcozzi, promotrice dell’iniziativa che è diventata a tutti gli effetti una legge regionale, ha così spiegato le motivazioni dietro all’approvazione di questa misura: “Ci sono situazioni in cui le donne si trovano sotto il ricatto del proprio partner che, talvolta, diventa aguzzino, esercitando una forma di violenza economica inaccettabile. I numeri ci dicono che, in Italia, una donna su due ha subito almeno una volta una forma di violenza economica. A questo aggiungiamo il dato in aumento sui femminicidi, come ci ricordano le notizie di cronaca che leggiamo quasi quotidianamente”.
Il Reddito di Libertà regionale prevede l’erogazione di una somma mensile, che si aggiungerà al Reddito di Libertà nazionale, per un periodo variabile tra i 12 e i 36 mesi. Questo sostegno economico mira a garantire alle donne vittime di violenza la possibilità di riacquistare autonomia, permettendo loro di ricominciare una nuova vita lontano da situazioni di pericolo.
Oltre all’assegno mensile, la legge regionale prevede ulteriori misure di sostegno, come l’esenzione per un anno dal pagamento delle imposte regionali per le imprese individuali gestite da donne vittime di violenza. Inoltre, sono previsti protocolli con le aziende per incentivare l’assunzione di donne e collaborazioni con gli ordini degli avvocati per fornire un elenco di esperti specializzati in materia violenza di genere.
La consigliera Marcozzi ha concluso dicendo: “Sono convinta che, oggi, si sia fatto un buon servizio alle donne dell’Abruzzo e sono molto orgogliosa di aver ottenuto l’approvazione del testo che si aggiunge, completandoli, ai maggiori fondi stanziati dalla giunta regionale in favore dei centri antiviolenza“.