Cosenza (3-4-1-2): Falcone; Antzoulas (75′ Bouah), Idda, Legittimo; Corsi, Kone (75′ Ingrosso), Ba, Crecco; Tremolada (60′ Sueva); Carretta (66′ Tiritiello), Gliozzi (60′ Trotta). In panchina: Saracco, Matosevic, Antzoulas, Schiavi, Tiritiello, Bouah, Kone, Vera, Sacko, Trotta, Bahlouli, Sueva. Allenatore: Roberto Occhiuzzi.
Pescara (3-5-2): Fiorillo; Sorensen (62′ Volta), Guth, Scognamiglio, Bellanova, Masciangelo; Rigoni (27′ Maistro, dal 76′ D’Aloia), Valdifiori, Machìn; Odgaard (62′ Galano), Giannetti (76′ Ceter). In panchina: Radaelli, Maistro, Volta, Bocchetti, Nzita, Dessena, Tabanelli, Capone, Galano, Vokic, D’Aloia, Ceter. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Reti: 8′ e 30 Tremolada, 10′ Carretta
Arbitro: Marinelli di Tivoli.
Il Pescara perde partita e ultime speranze di accedere ai play-out a Cosenza.
La gara del Delfino finisce già dopo 10 minuti: al 6′ una punizione magistrale dal limite di Tremolada e all’8′ un’altra prodezza balistica di Carretta, approfittando dell’ingenuità di Scognamiglio, portano i calabri sul precoce 2-0. Al 31′, Tremolada segna doppietta e 3-0 definitivo, ancora una volta su errore di Scognamiglio.
La ripresa è puro archivio per i rossoblu, con Machin che si fa parare anche un rigore al 17′.
Per dire che è Serie C dopo 11 anni, al Pescara manca solo la certezza matematica.