Pescara (3-4-1-2): Kastrati; Drudi (68’ Campagnaro), Bettella, Scognamiglio; M. Ciofani Kastanos, Memushaj, Crecco; Machin (63’ Busellato); Galano, Borrelli (92′ Maniero). In panchina: Farelli, Sorrentino, Del Grosso, Zappa, Masciangelo, Bruno, Ingelsson, Cisco, Brunori, Bocic. Allenatore: Luciano Zauri
Cremonese (3-5-2): Agazzi; Caracciolo, Bianchetti, Terranova; Mogos, Kinglsley (13’ Arini), Castagnetti (82’ Soddimo), Valzania, Migliore; Ceravolo (73’ Palombi), D.Ciofani. In panchina: Ravaglia, Volpe, Claiton, Renzetti, Ravanelli, Zortea, Boultam. Allenatore: Marco Baroni
Reti: 80’ Galano, 89’ Migliore
Arbitro: Roberto Ros di Pordenone (Robilotta-Vono/Vigile)
Ammoniti: M. Ciofani, Caracciolo, Castagnetti, Migliore, Galano
Anticipo serale dopo la sosta, il Pescara cerca la terza vittoria consecutiva e la conferma di un certo slancio contro la Cremonese degli ex Baroni, Soddimo e Valzania. Zauri ritorna al regista Machin, dietro alla coppia Borrelli-Galano, facendo esordire Drudi titolare sulla destra della difesa. Ceravolo e Ciofani, invece, le punte degli ospiti.
Primo tempo teso e atletico: la prima conclusione capita ad Arini al 26’, la gira al volo da centro area tutto solo ma manda alle stelle una ghiotta occasione. Il Pescara risponde con Memushaj al 36’ da punizione: l’albanese colpisce al veleno col destro d’esterno ma Agazzi non si lascia ingannare dall’effetto e rintuzza a due mani. Ultimo sussulto nel recupero prima dell’intevallo con Scognamiglio che incorna sugli sviluppi di un corner ma prende solo l’esterno della rete dietro la traversa della porta grigiorossa.
Non scende il ritmo nella ripresa e Zauri mette dentro Busellato per uno spento Machin, cercando di mantenerlo alto. Ma è Castagnetti, al 67’, con una botta dal limite a far tremare Kastrati e sibilare la traversa. La replica biancazzurra è, 2 minuti dopo, di Borrelli, invitato dal fondo da Memushaj: calcia in controtempo fulmineo sul difensore dal dischetto, ma Agazzi ha il riflesso pronto per deviarla sul fondo. Il portiere ospite, però, è disastroso sulla punizione dai 25 metri di Galano: la palla rimane bassa e rimbalza centralmente, l’estremo difensore se la fa sbattere sulle mani aperte ma non la trattiene ed è 1-0 all’80’. La Cremonese, però, non molla e a 3 minuti dal 90’ fa un metro vicino al calcio di rigore: Valzania si lancia verso l’area, Galano lo atterra a un passo dalla linea e Ros assegna solo la punizione, che Migliore trasforma ugualmente in rete con un diagonale che trova una deviazione nella mischia e finisce all’angolino basso. 1-1. Gli ospiti tornano in corsa e nel recupero Kastrati compie un miracolo su Arini, che svetta altissimo a schiacciare di testa dal limite piccolo, ed è l’ultimo atto.
Un pari che rispecchia l’equilibrio del match, ma fa più contento Baroni che Zauri. La vittoria avrebbe messo il Pescara al secondo posto, almeno per una notte, ma il terzo posto potenziale può soddisfare ugualmente una piazza che, fino a poche settimane fa, masticava solo speranze di salvezza.