Cremonese (4-3-3): Radunovic; Mogos, Terranova, Claiton, Migliore; Arini, Greco, Croce; Carretta (63’ Carretta), Montalto (25’ Brighenti), Castrovilli (86’ Kresic). In panchina: Ravaglia, Volpe, Boultam, Del Fabro, Emmers, Castagnetti Marconi, Perrulli, Picchi, Renzetti, Strefezza. Alleatore: Andrea Mandorlini
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani, Gravillon, Perrotta, Balzano; Memushaj, Brugman, Machin (85’ Capone); Marras, Cocco (Mancuso 67’), Antonucci (55’ Monachello). In panchina: Kastrati, Galante, Campagnaro, Del Grosso, Elizalde, Fornasier, Scognamiglio, Crecco, Melegoni, Del Sole, Monachello, Mancuso. Allenatore: Bepi Pillon
Reti: 30’ Castrovilli, 93′ Mancuso
Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone (Margani – Marchi/Bitonti).
Espulsi: Greco, Marras
Ammoniti: Marras
Esordio a Cremona per il nuovo Pescara di Pillon, che si candida a mina vagante della cadetteria. Antonucci, Marras e Cocco compongono l’offensiva biancazzurra, Brugman tiene la regia, Gravillon e Perrotta fanno da scudo a Fiorillo. Mandorlini, invece, si affida al tridente Carretta-Montalto-Castrovilli.
Avvio a ritmi alti da parte di entrambe le squadre ma poco ordinato: bisogna attendere il 13’ per la prima conclusione, una botta di destro dal limite di Castrovilli, troppo centrale, quindi facile preda di Fiorillo. Il match non decolla, l’unico scossone, al 25’, è la sostituzione dell’infortunato Montalto con Brighenti. La svolta alla mezz’ora: contropiede della Cremonese, Carretta in fuga da Ciofani sulla sinistra, prateria davanti a Fiorillo, radente sul lato opposto dell’area per Castrovilli che la devia dentro agevolmente, nonostante il recupero disperato di Balzano. 1-0. La rezione pescarese è timida ma arriva, al 36’: traversone di Memushaj e stacco del lungo che si gira bene di testa ma trova il tuffo di Radunovic. I grigiorossi contengono in scioltezza e arrivano all’intervallo in vantaggio.
La ripresa inizia con il Pescara che sfiora il goal fortunoso: Balzano sgancia il traversone dalla sinistra, la palla sbatte sulla testa di Castrovilli e si dirige sotto la traversa, Radunovic riesce a smanacciare sul fondo all’ultimo istante. Al 52’ la partita perde fair play e 2 giocatori: Marras strattona Greco che gli stampa una mano in faccia: l’arbitro Ros espelle direttamente il cremonese e, per seconda ammonizione, anche l’adriatico per il fallo tattico. È l’ora dei cambi: dentro Monachello per l’impalpabile Antonucci, per mantenere il peso fisico lì davanti. Mandorlini ribatte con Castegnetti per Carretta, e il neo entrato manda quasi Claiton in rete: la mette dentro dopo lo schema corto su corner ma il brasiliano riesce solo a sfiorarla sottoporta.
Ci va molto più vicino, al 67’, Brighenti che si gira in area sull’imbeccata di Arini, taglia tutta l’area con un diagonale ma la palla esce a fil di palo. Pillon chiama in gioco Mancuso, dentro per Cocco al 68’ e immediatamente vicino al pari: Balzano lo chiama in causa con un cross preciso e lui, di testa, sfiora il palo con il primo pallone toccato. L’incontro, finalmente, si infiamma: Mancuso mette il pepe in area lombarda; Migliore ruba palla all’affannato Ciofani e manda Brighenti in quella sgombra abruzzese, chiuso con un’ottima scivolata da Gravillon prima del tiro. Al 72’ Radunovic rischia il pasticcio: palla di Ciofani spedita senza pretese in area piccola, la pioggia che cade copiosa la fa rimbalzare male, il portiere la prende e la perde a 20 centimetri da Monachello, per poi riagguantarla alla disperata.
Evidente, però, il nuovo piglio degli ospiti e all’80’ il pari arriva a una spanna: palla tesa per Brugman, deviazione volante d’esterno in area piccola, traversa e rete, anzi no, per Ros il rimbalzo è prima della linea. Mandorlini fa la vecchia volpee si tiene stretta la palla per non rischiare svarioni, ma nel pieno recupero arriva il colpo fortunato per i biancazzurri: pallone lunghissimo di Balzano dalla sinistra, Radunovic va a vuoto alle sue spalle c’è Mancuso che, dalla linea di fondo, si ritrova la porta vuota per il tap-in, supera migliore di testa e realizza l’1-1 prima del triplice fischio.
La fortuna salva Pillon dall’esordio amaro, ma la bocciatura per i nuovi ranghi è totale: ha fatto più Mancuso in 20 minuti che Cocco, Marras e Antonucci messi insieme. Da lavorare c’è tanto ma almeno gli auspici sorridono al Pescara.