Che sia per un giro in canoa o sul pedalò, una escursione in bici o a piedi, una grigliata sul prato o un pic-nic, qui avete il bacino naturale più grande di tutto l’Abruzzo.
Il borgo di Scanno, invece, è stato inserito dalla CNN (nota emittente statunitense), tra i venti borghi più belli d’Italia.
Siamo di nuovo in provincia de L’Aquila, giriamo la chiave e andiamo!
Come arrivare:
Scanno si raggiunge attraverso l’Autostrada A24-A25, uscita “Cocullo”.
Si prosegue poi per circa 20 km sulla statale 479.
Lungo la strada guardate fuori dal finestrino: il suggestivo panorama delle Gole del Sagittario vi conquisterà.
Il percorso è ideale per chi viaggia in moto.
Cosa vedere:
La nostra giornata a Scanno parte dal borgo.
Prima delle indicazioni che vi porteranno a salire al paese, lungo la strada, si scoprirà per primo il lago e il vicino paese di Villalago, se avete tempo fate una sosta per visitare l’Eremo di San Domenico. È tutto vicino! Trovate un parcheggio e prendete la macchina fotografica.
Scanno è definita anche come “la città dei fotografi”, in primo luogo perché una volta arrivati non saprete da dove cominciare a raccontarla con le immagini, avrete voglia di “scattare” con la reflex o lo smartphone in ogni viuzza, bottega, balconcino in ferro battuto con i panni stesi, portale barocco, chiesa fontana o piazza.
Salendo e scendendo per le cimmose, scale esterne che conducono da una casa all’altra, cercate la via dei fotografi e la sua veduta panoramica.
Una curiosità legata alla fotografia è che a Scanno ha soggiornato Henri Cartier Bresson definito “l’occhio del secolo”; oggi uno scatto che racconta questo luogo a cura di Mario Giacomelli, intitolato “Il bambino di Scanno” è esposto al MOMA di New York.
Proseguendo nella vostra passeggiata vi consigliamo di visitare:
-la Chiesa di Santa Maria della Valle: situata sull’omonima piazza ha un campanile visibile da ogni lato e prospettiva. L’interno, in pietra bianca, è diviso in tre navate.
–La Fontana Sarracco:
si compone di due basamenti, due archi e cinque cannelle. È chiamata anche fontana del ceto sociale poiché a ciascuna cannella corrisponde uno stemma che rappresentava il ceto sociale di appartenenza e cioè dove ciascuno poteva bere in base al proprio: ad esempio sullo stemma del Re potevano bere solo i maschi nobili, mentre le donne nobili in corrispondenza dello stemma della regina e così via.
–Le Botteghe artigiane: dove ancora si lavora un gioiello della tradizione abruzzese, la Presentosa: il ciondolo in filigrana si offriva in dono da qui, quale “presente”, deriva il suo nome.
–il Sentiero del Cuore:
è un percorso a piedi da cui è possibile raggiungere un punto panoramico che consente di vedere il lago dall’alto, da questa terrazza tra le montagne il lago di Scanno assume la forma di un cuore.
Il percorso, se raggiunto dal borgo, consente di arrivare in quaranta minuti mentre chi volesse farlo dai piedi del lago impiegherà un po’ di più, circa un’oretta e mezza.
Noi abbiamo scelto il percorso più breve, un po’ in salita e con un po’ di fiatone ma vi assicuriamo che ne vale assolutamente la pena!
Il percorso è segnalato, noi abbiamo impostato il navigatore su percorso del cuore per avere un punto di riferimento si trova subito dopo il cimitero di Scanno, è una piccola stradina in cemento che poi si fa sterrata, da lì dovete solo salire.
Dopo la salita, le foto e le emozioni, ripresa la macchina, fermatevi a degustare il pan dell’orso dolce tipico del posto ricoperto di cioccolato (bianco o nero).
A Scanno pensi che la natura ha disegnato un cuore perché, davanti a tanta bellezza, chiunque passi da qui non può che lasciarci un po’ del proprio.
Buona strada a tutti. Valentina Fratò