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Il Pescara si ferma ancora: 0-0 con la Fidelis Andria

Fidelis Andria (4-5-1) Savini; Ciotti, Delvino, De Franco, Borg; Micovschi, Salandria, Arrigoni, Candellori, Bolsius; Pastorini. In panchina: Vandelli, Polverino, Grosso, Mariani, Finizio, Djibril, Paolini, Marino, Castellano, Alba, Costa Ferreira, Pavone, Orfei, Ekuban, Ventola. Allenatore: Bruno Trocini.

Pescara (4-2-3-1) Plizzari; Cancellotti, Brosco, Boben, Crescenzi; Gyabuaa, Kraja; Merola, Rafia, Delle Monache; Vergani. In panchina:Sommariva, D’Aniello, Mesik, Milani, Mora, Palmiero, Aloi, Germinario, Kolaj, Lescano, Cuppone. Allenatore: Alberto Colombo.

Arbitro: Michele Giordano di Novara.

Solo un exploit contro il Potenza: il Pescara non conferma la ripresa di forma e stecca in casa della Fidelis Andria ultima in classifica.

Bisogna aspettare il 15′ per vedere la prima occasione, di marca Pescara: Kraja serve Merola che conclude troppo debolmente, nonostante l’ottima posizione guadagnata, e la difesa può respingere. Si arriva fino al 28′ per la seconda occasione, ancora per Merola, stavolta servito da una gran giocata di Rafia, ma c’è ancora l’opposizione difensiva. A tanta intensità non corrisponde concretezza e il primo tempo si chiude così.

La ripresa vede crescere la squadra di casa, che al 56′ si fa pericolosissima con Bolsius, innescato da Salandria: tiro ribattuto. Al 69′ è Candellori a tentare la botta sicura, servito da Pastorina, ma Boben salva Plizzari deviando in corner. Il Delfino si sveglia tardi: è l’83’ quando Cuppone mette dentro e Vergani la incorna, mettendola fuori di un pelo. Due minuti dopo è Cancellotti a crossare per Cuppone, con lo stesso risultato. Lo stesso Cuppone, in pieno recupero, tenta un coast-to-coast in contropiede ma la conclusione è ingloriosa.

Finisce 0-0, il Pescara perde 2 punti e, soprattutto, un’occasione preziosa per confermare l’uscita da una crisi di gioco che, giorno dopo giorno, appesantisce il clima della piazza adriatica.