Abruzzo. I giudici del Tar de L’Aquila, dopo circa quattro ore di camera di consiglio, hanno rigettato tutti i ricorsi elettorali relativi alle consultazioni regionali dello scorso 10 febbraio.
Non ci saranno cambiamenti, almeno per ora, nel Consiglio regionale abruzzese nel quale tutto rimarrà come deciso dalla corte di appello con la proclamazione degli eletti in seguito alle consultazioni del 10 febbraio scorso.
Il prossimo pronunciamento sarà quello del Consiglio di Stato al quale si rivolgeranno alcuni dei ricorrenti che si sono visti bocciare le istanze dai giudici amministrativi.
Il Tar ha respinto i ricorsi elettorali di Emilio Iampieri, ex consigliere regionale di Forza Italia, e Gianni Bellisario, sindaco di Perano di Azione Politica che sarebbero subentrati al posto dell’assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo, anche lui forzista, e del consigliere regionale di Azione Politica Roberto Santangelo. I giudici amministrativi hanno respinto anche i ricorsi di candidati non eletti nel centrosinistra guidata dall’ex vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, i quali chiedevano l’assegnazione di sette seggi e non di cinque perché la
coalizione ha ottenuto circa il 31 per cento dei voti, circa 11 punti percentuali in più del Movimento cinque Stelle, che è rappresentato appunto con sette consiglieri. Bocciate anche le istanze dell’ex consigliere e assessore regionale di Regione Facile Lorenzo Berardinetti, che chiedeva la elezione al posto di Sandro Mariani, ex capogruppo del Pd rieletto all’emiciclo con una lista civica collegata a Legnini, e dell’esponente dell’Udc D’Orazio. I candidati decideranno di impugnare la sentenza al Consiglio di stato dopo aver letto le motivazioni, ma sicuramente alcuni giocheranno la ulteriore carta.
I commenti. Il M5S è la prima forza politica di opposizione in Regione Abruzzo. Lo sapevamo, lo hanno deciso i cittadini il 10 febbraio sulla base di leggi vigenti, oggi lo ha sancito anche il Tar che ha esaminato e bocciato tutti i ricorsi dei non eletti in consiglio regionale. Lo abbiamo sempre sostenuto e oggi arriva la conferma che avevamo ragione. La legge elettorale è chiara e non può essere usata ad abuso e consumo di chi “gioca” con la democrazia al solo fine di accaparrarsi una manciata di voti in piu’” così Sara Marcozzi, capogruppo M5S in Regione.
“Se ne facciano una ragione tutti, anche il Consigliere Giovanni Legnini che pretendeva addirittura che due dei seggi assegnati al M5S andassero a forze politiche che lo sostengono, che il 10 febbraio hanno conseguito la metà dei voti. Spero che il tanto declamato senso delle istituzioni faccia desistere la sua coalizione e tutti i non eletti dal continuare ad intasare gli uffici di giustizia con ricorsi pretestuosi e infondati in fatto e in diritto”. Conclude Marcozzi: “Noi andiamo avanti con la nostra squadra al completo per lavorare al meglio e migliorare la qualità della vita dei cittadini abruzzesi”.