Entella (3-4-1-2) Borra; Manzi, Reali, Parodi; Tomaselli, Favale, Paolucci, Rada; Meazzi; Merkaj, Zamparo. In panchina: De Lucia, Paroni, Pellizzer, Zappella, Barlocco, Corbari, Tenkorang, Clemenza, Faggioli. Allenatore: Gennaro Volpe
Pescara (4-3-3) Plizzari; Cancellotti, Brosco, Boben, Milani; Rafia, Palmiero, Kraja; Merola, Cuppone, Delle Monache. In panchina: Sommariva, D’Aniello, Gozzi, Pellacani, Ingrosso, Crescenzi, Gyabuaa, Aloi, Mora, Germinario, Desogus, Kolaj, Vergani. Allenatore: Zdenek Zeman
Reti: 36’ e 71’ Cuppone, 44’ Merkaj (rig), 60’ Delle Monache, 85’ Parodi
Arbitro: Mario Saia di Palermo
Espulso: Reali
Le premesse dell’andata, con la squadra di Zeman capace di rimontare e vincere in inferiorità numerica, parlano di un ritorno dei quarti di finali ad alta tensione tra gli abruzzesi e i liguri di Volpe. Squalificato Lescano, il boemo si affida a Merola, Cuppone e Delle Monache.
Al Pescara basta il pari per andare in semifinale, l’Entella deve vincere quindi attacca forte fin da subito e al 12’, dopo varie occasioni, Meazzi incrocia il destro su scarico dal fondo di Tomaselli e fa sibilare la palla accanto al palo, oltre a far venire i brividi a Plizzari mentre la osserva finire sul fondo. Il Delfino risponde al 19’ con una doppia conclusione: prima Merola dal limite e poi Cuppone da dentro l’area, ma Borra respinge entrambe con le braccia tese. Cuppone che ci riprova dopo 3 minuti: servito sulla corsa proprio da Merola, stoppa e controlla in piroetta, ma calcia sopra la traversa di pochissimo. Il ritmo della partita cala e il Pescara se ne giova: al 36’, Cancellotti batte una punizione lunga, nella mischia in area la prende Cuppone che riesce a calciarla, Borra stavolta, invece, non riesce a respingerla. 0-1. L’Entella non si arrende minimamente e al 43’ una staffilata dal limite di Paolucci costringe Plizzari al tuffo elastico per salvare l’angolino basso deviando angolo. E sugli sviluppi del corner, Plizzari se la fa scappare dalle mani in mischia, Manzi arriva a ribadire subito, Boben la tocca con le mani e causa un penalty. Sul dischetto va Merkaj, di potenza, e segna l’1-1 prima dell’intervallo.
Pochi secondi di ripresa e Meazzi, su corner fuori di Paolucci, la fa fischiare ancora accanto al palo della porta di Plizzari. Svolta ancora la partita al 51’: Reali si becca il secondo giallo e stavolta è la Virtus a rimanere in 10 per tutto il secondo tempo. Merola prova ad approfittarne subito, lanciato in profondità, ma Borra si oppone con i piedi e nasce un contropiede ligure, chiuso in area ospite da Merkaj che trova il muro salvifico di Boben. Gli ampi spazi che si creano, però, fanno sfogare il contropiede zemaniano e l’estro di Delle Monache che, servito al 60’ da Merola, dribbla al suo solito in area e la insacca a fil di palo. 1-2. Zeman gestisce gli ammoniti, con la testa già alla prossima fase, mentre Merola cerca la gloria personale con una girata volante dai 10 metri al 65’, neutralizzata da Borra senza patemi. Gli uomini di Volpe non ammettono la resa e al 67’ Tommaselli ci prova di testa, sovrastando Crescenzi sottoporta su cross di Favale, andandoci lontano di non molto. A chiudere i giochi ci pensa ancora Cuppone al 71’, chiudendo con un rasoterra chirurgico l’ennesimo contropiede sulla destra. 1-3. Zeman gestisce le proprie risorse con tutte le sostituzioni disponibili, mentre la squadra di Volpe riesce ad accorciare all’85’: su corner battuto teso sul primo palo, Parodi si inserisce come una saetta e la devia con la testa in tuffo alle spalle di Plizzari. 2-3. Thrilling nel finale, con Boben che si fa rubare palla da Faggioli sulla linea di fondo, innescando l’invito per Tenkorang che, defilato, la calcia in braccio a Plizzari, prima del triplice fischio.
Implacabile la squadra di Zeman, nonostante qualche emozione di troppo regalata ai propri tifosi: domenica alle 16:00 l’andata della semifinale contro il Foggia. Il sogno di tornare in B continua per i biancazzurri.