Cosenza (4-3-1-2): Cerofolini Corsi, Idda, Dermaku, Legittimo; Verna (73’ Baclet), Palmiero, Mungo; Baez (86’ Pascali); Maniero (73’ Garritano), Tutino. In panchina: Saracco, Anastasio, Varone, Di Piazza, Sueva. Allenatore: Piero Braglia.
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani (78’ Crecco), Campagnaro, Gravillon, Balzano; Brugman, Machin, Memushaj; Antonucci (46’ Monachello), Mancuso, Marras (66’ Del Sole): In panchina: Kastrati, Farelli, Elizalde, Del Grosso, Perrotta, Scognamiglio, Kanoutè, Palazzi, Melegoni, Cocco. Allenatore: Giuseppe Pillon.
Reti: 44’ Maniero, 87′ Crecco
Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale (Robilotta-Consilina/Nasca)
Ammoniti: Baez, Ciofani, Tutino, Memushaj, Balzano
Turno infrasettimanale per tornare a vincere: il Pescara scende a Cosenza e Pillon fa un po’ di turn-over, con Ciofani che dà fiato a Del Grosso e Antonucci al posto di un Monachello ancora non confermabile. Braglia deve scappare dalla zona retrocessione e spera nell’orgoglio da ex di Maniero, affiancato da Tutino, guidati dall’altro ex Baez.
Il Pescara morde subito, il Cosenza non sta certo a guardare e i primi 20 minuti fanno venire il fiatone solo a guardare: Fiorillo deve uscire con i pugni per anticipare Maniero sul cross di Verna, mentre Maniero, sul rovescio di fronte, riesce a girarsi in un fazzoletto su Corsi e a servire Antonucci che, con il sinistro, manda la palla appena sopra il sette lontano. Il Delfino sembra più ordinato e, al 22’, Balzano verticalizza per Mancuso che, di prima intenzione, la manda sull’esterno della rete da 2 metri. Tamburo battente biancazzurro: al 27’, Mancuso percuote sulla destra, salta Dermaku e crossa dalla parte opposta, raccoglie Machin con un piattone volante da centro area ma centra la schiena di Verna. Dagli sviluppi del corner, Memushaj crossa per Antonucci che salta di testa e fa la barba al palo. Cardiopalma al 32’: Mancuso si libera di Ciofani con un tunnel di tacco, dribbla Machin e spara in porta ma Gravillon para in scivolata sulla linea; riparte il Pescara, Marras si invola sulla destra, arriva allo scarico nell’area incustodita ma Cerofolini riesce a graffiare la palla e a negare la deviazione a Mancuso. I biancazzurri insistono ma la tenacia premia il Cosenza, con lo zampino di Fiorillo: al 44’,Baez lancia, Campagnaro sbaglia l’anticipo in scivolata, Tutino resiste alla doppia marcatura sul limite dell’area e tira sotto le gambe di Gravillon, Fiorillo non trattiene, Maniero arriva a ribadire e punisce l’errore del portiere. 1-0. Chiusura di un primo tempo giocato a spade sguainate da entrambe le parti.
Pillon torna in campo con Monachello per Antonucci, ma i rossoblu ripartono con l’entusiasmo di Maniero, che mette subito il Pescara all’angolo: prima del 56’, Fiorillo e Gravillon devono salvare la porta in extremis sui tentativi di Palmiero e Dermaku. Il Delfino batte un colpo al 58’: Marras taglia al bacio la palla per Monachello che irrompe in area, manda lungo Corsi con una finta ma, solo davanti a Cerofolini, la manda clamorosamente fuori. Sbaglia ancora peggio Baez al 64’: traversone di Mungo dalla sinistra, il centrocampista arriva come un treno al centro ma liscia la deviazione da un metro, idem Verna sul proseguire della traiettoria. Pillon la vede male e cerca la reazione mettendo Del Sole per Marras, mentre Braglia perde Maniero per infortunio e dà fiato a Verna con Garritano e Baclet. Il tecnico pescarese mette dentro nel finale Crecco chee all’85’ accende il turbo, si insinua dalla sinistra saltando uomini a mazzi e scaglia una saetta che fredda il portiere ma prende solo l’esterno della rete. Pescara d’orgoglio fino alla fine: Gravillon calcia di prima su Corner ma Cerofolini si tuffa a deviarla ancora sul fondo; di nuovo Memushaj dalla bandierina, Crecco si tuffa di testa, Cerofolini fa flipper piede-palo, poi prova a bloccarla sulla linea, l’arbitro tentenna poi fischia la rete. 1-1. Il Cosenza non ci sta, Braglia protesta per la palla non del tutto oltre la riga bianca e viene espulso. Al Pescara restano 5 minuti di recupero per ribaltarla ma i 3 punti sarebbero stati immeritati per gli adriatici.
Rocambolesco, causato e salvato dagli errori dei 2 portieri, il pari descrive un Pescara prima agguerrito poi sbandato e incapace di riprendersi dalla rete a fine primo tempo. Poco capaci di gestirsi e orfani di punti riferimento, con Brugman e Mancuso sottotono: perdono 2 punti ma i biancazzurri potrebbero positivamente perdere una certa convinzione di superiorità che, alla lunga, può solo fare male.