La variante inglese del Covid-19 è già da qualche giorno nel nostro Paese.
La notizia è stata diffusa solo ieri sera, dopo il blocco dei voli dal Regno Unito.
Un soggetto positivo alla nuova variante è stato individuato a Fiumicino, ed isolato.
Si tratta di una donna italiana. La paziente, ed il suo convivente “rientrati negli ultimi giorni dal Regno Unito sono in isolamento nella loro abitazione a Roma ed hanno seguito tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute” come fa sapere lo stesso Ministero.
Ci sarebbero altri due casi sospetti: una ragazza di Bari, partita già con la febbre e atterrata giovedì e un giovane medico anche lui rientrato dalla Gran Bretagna domenica sera.
Sono ora in corso tutti gli accertamenti per verificare se, anche questi ulteriori casi, abbiano contratto la variante inglese del virus.
Tanti i dubbi e le domande su questo nuovo ceppo.
Una certezza c’è: la variante inglese si diffonde più rapidamente.
Pare invece che non sia più letale e nemmeno più resistente ai vaccini, che restano efficaci.
Secondo il Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) la variante inglese del Covid circola nei paesi membri dell’Unione Europea già da un mese ed ha formalizzato un appello agli Stati: identificare immediatamente i contatti delle persone risultate positive alla nuova variante del Covid o che hanno viaggiato nei luoghi a rischio, al fine di isolarli.
Nella mattinata di oggi l’Istituto Spallanzani ha comunicato di aver avviato la procedura per l’isolamento della sequenza della nuova variante.
Roma e Londra dovranno decidere, ora, cosa fare con i nostri connazionali bloccati all’estero, ovvero, se organizzare collegamenti speciali di rimpatrio (come avvenuto già nella prima ondata) oppure no.