Un capodanno surreale quello che ci aspetta: in zona rossa, senza eventi in piazza, con i ristoranti chiusi.
Pochi gli spostamenti e pochissimi i viaggi.
Non ci saranno abbracci e nemmeno grandi tavolate, il brindisi si farà in casa e con pochi amici. Almeno per molti.
Altri invece, per aggirare il coprifuoco (che durerà dalle 22 alle 7) resteranno a dormire a casa di amici o parenti, soprattutto i più giovani organizzano pigiama *party* per non rinunciare ai festeggiamenti fino all’alba (anche se si rischiano multe salatissime fino a 1000 euro).
Una cosa accomuna tutti: la voglia di fare quel conto alla rovescia per lasciarsi dietro un anno horribillis, che ci ha cambiato la vita. Un countdown di speranza affinché il 2021 ci restituisca un po’ di normalità, nella consapevolezza che il percorso è ancora lungo.
Da domani torna la zona rossa.
Il decreto di Natale la istituisce per i giorni che vanno dal 31 dicembre al 3 gennaio (e poi ancora 5 e 6 gennaio) con solo il 4 di nuovo in arancione.
Torna l’autocertificazione per ogni spostamento: sarà vietato spostarsi da una Regione all’altra e da un Comune all’altro se non per comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute.
Resta salva la deroga di muoversi (in massimo due persone) per andare a trovare amici o parenti, nella stessa Regione, e nel rispetto del coprifuoco.
Negozi e centri commerciali saranno chiusi.
Ma avremo più libertà dal 7 gennaio?
Di certo le restrizioni natalizie finiranno ma resterà il criterio della divisione per fasce (gialla, arancione e rossa) fino al 15 gennaio. Dunque le riaperture dipenderanno dal colore della fascia della propria Regione.
Possibile una riapertura delle scuole dal 7 gennaio mentre i musei dovranno attendere il 16, poi potrebbero riaprire anche cinema e teatro.
Percorso più lungo per le palestre, almeno un altro mese prima della riapertura.
Tutto dipenderà dai dati epidemiologici delle prime due settimane di gennaio.