Maglia nera all’Abruzzo sull’avanzamento dei fondi europei FSE e FESR.
“La nostra Regione è fanalino di coda nella classifica nazionale, tanto da essere strigliata dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano oggi in Senato: il centrodestra in quasi un anno e mezzo di governo non è stato in grado di fare nuovi bandi e rischia di perdere le risorse che ha già in cassa. Una vera vergogna!”, così il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.
L’Abruzzo ha la peggiore performance dei pagamenti insieme alla Regione Calabria per i fondi FSE e fra le peggiori con la Sicilia per quelli FESR, questo dopo aver raggiunto in passato tutti gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea sull’utilizzo di entrambe: “Succede perché la Giunta lenta non se ne è occupata, lo dimostra il fatto che dal 2019 a oggi non è uscito alcun nuovo bando da questa maggioranza – denuncia l’ex assessore al Bilancio Paolucci. –
Sono gli stessi che in questi giorni stanno facendo una nuova proposta di legge post covid, Cura Abruzzo 2, con risorse che saranno di sicuro insufficienti mentre rischiano di perdere fondi già in cassa, nonostante il bisogno che imprese, famiglie e attività hanno di respirare dopo essere stati fermi per oltre due mesi.
La relazione di Provenzano ci cita come performance peggiore per i fondi FSE (siamo ultimi), fra gli ultimi per i fondi FESR, malgrado il centrosinistra abbia lasciato la situazione delle risorse a posto, perfettamente rispondente anche alla regola “n+3” imposta dall’Unione proprio per agevolarne il corretto utilizzo.
Per tutto il 2019 e mezzo 2020 non risulta invece che la Giunta lenta si sia data da fare promuovendo nuovi bandi e questo spiega il fatto che siamo ultimi per i fondi FSE; l’avanzamento di spesa che invece si realizza sui fondi FESR è solo l’effetto dell’esecuzione dei bandi che questo governo ha ereditato e all’iter dei progetti che il centrosinistra ha promosso durante i cinque anni di buon governo.
Si tratta di una situazione già gravissima e inaccettabile a fronte del fatto che per le incapacità rivelate in questi ultimi 14 mesi l’Abruzzo è ormai indicato come un modello negativo di efficienza a livello nazionale: siamo la regione che ha il più alto numero di richieste di cassa integrazione rispetto alla popolazione, con una media dei pagamenti nettamente inferiore a quella del Paese e che la situazione economica e sociale in Abruzzo è drammatica per famiglie e imprese.
Cosa ha fatto l’assessore alle Politiche Europee per tutti questi mesi? Come fa a non rendersi conto che se non saranno raggiunti i livelli prestabiliti sul FSE l’Europa è legittimata a richiedere indietro le risorse? Ci stiamo avviando al paradosso che mentre tutti hanno nuovi fondi perché hanno fatto bandi con cui potranno sostenere la situazione post emergenziale, l’Abruzzo rischia di perdere i vecchi per inerzia o incompetenza sopraggiunta”.
Sara Marcozzi. La Giunta Lega-FDI-FI colleziona un altro ritardo gravissimo, che si riverserà direttamente sull’economia reale dell’Abruzzo. Come affermato dallo stesso Ministro per il Sud Provenzano nel corso di un’audizione in Commissione Politiche Ue al Senato, l’Abruzzo è in estremo ritardo sia sui fondi Fesr che su quelli a valere sul Fse, risultando tra le regioni peggiori in tutta Italia in termini di pagamenti. È un’altra delle tante ‘ medaglie’ che il Governo Marsilio si è messo al petto dall’inizio della legislatura, lasciando la nostra Regione come fanalino di coda in decine di classifiche di rendimento”. Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. “Lo abbiamo ripetuto per mesi – prosegue – in tutte le sedi possibili, che la partita dei Fondi Europei, sia nella riprogrammazione per gli anni 2014-2020 che per la progettazione di quella 2021-2027, era la più importante che la Giunta regionale avrebbe dovuto affrontare.
Invece, le parole del Ministro ci confermano che il Governo Marsilio sembra aver completamente ignorato questi finanziamenti. Solo l’emergenza Covid-19 ha svegliato la Giunta dal torpore e pare che finalmente qualcosa si muova in direzione degli aiuti alle imprese danneggiate dal lockdown. Ma al netto di ciò, per il settennato corrente l’Abruzzo è in ritardo con i pagamenti ai beneficiari, mentre per quello futuro non si intravede alcuna programmazione”. “Si tratta di una vicenda che rischia di ripercuotersi sulle tasche dei cittadini, specialmente adesso che deve essere affrontata l’emergenza Covid-19 e pianificata la ripartenza della nostra economia. Abbiamo bisogno di ossigeno, di fondi e di supporto concreto da fornire al tessuto lavorativo abruzzese, e l’occasione dei fondi europei non può essere sprecata rischiando di dire addio a decine e decine di milioni di euro già dedicati alla nostra regione”. “Una cosa possiamo dire con certezza: le dichiarazioni del Ministro Provenzano non ci stupiscono affatto. Ormai abbiamo capito il modus operandi della Giunta Marsilio, costantemente impegnata nella ricerca dello slogan e del consenso, ma che poi, alla prova dei fatti, non ottiene niente di concreto. L’audizione in Commissione Politiche Ue al Senato non ha fatto altro che confermare quanto ripetiamo da mesi. Posso solo sperare che serva da sveglia, una volta per tutte, a Lega, FDI e FI, affinché inizino seriamente a lavorare per il bene della nostra terra e non per il proprio tornaconto elettorale”, conclude.
Mauro Febbo. “Il ministro Provenzano, anziché parlare dei presunti ritardi della Regione Abruzzo, dovrebbe ancora giustificare l’inqualificabile ritardo nell’approvazione della ZES che attendiamo da almeno otto mesi”. E’ la secca replica dell’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, alle dichiarazioni del ministro per il Sud e alla Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, rilasciate nel corso di un’audizione in Commissione Affari europei del Senato. “Fatta questa doverosa premessa, – ha continuato l’assessore– gli ribadisco quanto è stato verbalizzato nell’ultimo Comitato di sorveglianza tenutosi il 20 febbraio scorso. E cioè che, la Regione Abruzzo non solo ha certificato che avrebbe raggiunto il cosiddetto ‘n+3’ di spesa di fondi FESR, fissato per il 2020 a 85 milioni di euro, ma che già a febbraio scorso è riuscita a superare l’obiettivo arrivando ad una spesa certificata di 100 milioni di euro”. Febbo ha poi aggiunto che “il 4 maggio scorso, durante il confronto in videoconferenza con il Dipartimento per la Coesione, ai fini della rimodulazione dei fondi per l’emergenza Covid-19, si è capito che questo governo nazionale intende solo rastrellare risorse europee destinate alle Regioni. E anche in quella occasione, – ha proseguito Febbo – è stato certificato che i dati in possesso del ministero di Provenzano sono errati.
C’è, in sostanza, un tentativo, che rispediamo al mittente, da parte del Governo nazionale di requisire risorse non proprie per interventi di esclusiva competenza statale. A proposito di ritardi, . ha concluso l’assessore – il Governo “giallorosso” non ancora pubblica il Decreto Rilancio annunciato sabato scorso dal presidente Conte senza contare che ben due milioni di lavoratori attendono ancora di incassare le casse integrazioni e quattro milioni di autonomi aspettano ancora di vedere gli effetti del famoso decreto liquidità. E il ministro Provenzano ha pure il coraggio di parlare di ritardi della Regione Abruzzo”