Cambiamenti per chi deve rinnovare la patente dopo i 60 anni. La procedura è modificata e la nuova misura è già diventata obbligatoria: le novità del Codice della Strada.
In quest’ultimo periodo ci sono diverse novità per quanto riguarda le patenti di guida. Al di là delle decisioni prese dal Parlamento europeo, con l’introduzione della patente digitale per tutti i cittadini membri e l’aumento della durata di validità, ci sono dei netti cambiamenti anche per quanto riguarda il rinnovo della patente dopo i 60 anni, con la misura già obbligatoria.
L’atto di rinnovare la patate di guida rappresenta una misura non solo necessaria per il guidatore o la guidatrice, ma anche un evento molto importante affinché venga valutata attentamente l’idoneità psicofisica della persona alla guida. In pratica, i titolari di una patente devono sottoporsi a una visita per l’accertamento dei requisiti sia psichici che fisici di idoneità alla guida da parte di medici abilitati. Come già accennato, il Codice della Strada ha introdotto una nuova misura per chi ha compiuto 60 anni ed si immette in strada alla guida di alcuni veicoli.
Soprattutto per le persone che decidono di mettersi alla guida di mezzi di grandi dimensioni o destinati al trasporto di passeggeri hanno una responsabilità maggiore e su di loro c’è una grande attenzione da parte delle istituzioni. Questo perché con il passare degli anni e il conseguente avanzare dell’età, alcune capacità come i riflessi, la vista e l’attenzione potrebbero venire meno e, per questa ragione, è importante sottoporsi a controlli frequenti.
Il focus è accesso in particolar modo per le patenti di categoria C (trasporto merci) e D (trasporto persone), che comportano una responsabilità maggiore e perciò richiedono degli elevati standard di sicurezza. Per questa ragione, ci sono stati dei notevoli cambiamenti, in particolare per quanto riguarda i conducenti che hanno compiuto o compiranno il 65° anno di età, che rappresenta un momento molto importante.
Da questa età, il rinnovo delle patenti C e D diventa annuale e non più quinquennale, come era previsto dal codice in precedenza. Questo vuol dire che ogni anno dovranno compiere gli accertamenti necessari per capire se rientrano ancora nei requisiti. Una disposizione stabilita dal Codice della Strada, che ha come obiettivo quello di garantire che il conducente sia perfettamente idoneo alla guida di veicoli che richiedono riflessi pronti, attenzione e forza fisica.
Il rinnovo annuale della patente prevede la valutazione dello stato psicofisico che verrà fatta da una commissione medica locale. I medici hanno il compito di verificare attentamente eventuali cambiamenti delle condizioni di salute, l’assunzione di farmaci che possano compromettere la sicurezza alla guida e l’insorgenza eventuale di patologie.
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Come abbiamo appena visto, il 65° anno di età rappresenta un punto di non ritorno per coloro che guidano determinati mezzi. Le regole diventeranno ancora più restrittive per coloro che hanno compiuto i 68 anni. In sostanza, la patente D viene declassata a patente C; mentre la patente CE (guidare autotreni e autoarticolati) viene declassata in patente C.
Questi ultimi aggiornamenti, però, stanno creando una serie di polemiche e discussioni, soprattutto tra coloro che hanno ancora le capacità psicofisiche per poter guidare veicoli sia per quanto riguarda il trasporto merci che per il trasporto persone, sentendosi quindi penalizzati da queste novità. In questo modo, il rinnovo sarà sempre più complicato.
Per quanto riguarda i possessori di patenti di categoria A o B, il rinnovo è a scaglioni di 10 anni ma fino ai 50 anni; poi di 5 anni fino ai 70 anni; di 3 anni fino agli 80 anni; e 2 anni dopo aver compiuto 80 anni.