Un altro passo verso la normalità.
Oggi, 1 giugno, riaprono anche al chiuso bar e ristoranti e sarà possibile tornare a consumare un caffè al banco. La misura più attesa, la possibilità di organizzare un pranzo o una cena senza consultare il meteo.
- Nei ristoranti: i locali, sia in zona gialla che bianca, potranno accogliere i clienti per un massimo di 4 persone per tavolo, il limite non vale per persone conviventi. I tavoli devono essere distanziati di almeno un metro e bisogna calcolare il limite massimo di capienza in base alla dimensione degli spazi. I clienti sono tenuti ad indossare la mascherina solo nei momenti in cui non sono seduti al tavolo.
- Nei bar: per i bar, oltre alla possibilità di consumazione al bancone, per chi dispone di tavoli anche al chiuso “si deve consentire l’ingresso a un numero limitati di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali”. I clienti che consumano al bancone dovranno indossare sempre la mascherina tranne nei momenti in cui si mangia e si beve.
- Per feste e cerimonie: potranno riprendere dal 1 giugno in zona bianca e dal 15 giugno in zona gialla. Oltre alle altre misure, per potervi partecipare occorrerà esibire il pass verde ovvero il certificato rilasciato al momento della vaccinazione (già dalla prima dose, e con validità dopo 15gg dall’avvenuta somministrazione), oppure se si è guariti dal Covid-19 o se ci si è sottoposti a tampone, molecolare o antigenico, con esito negativo. Il pass sarà valido per 9 mesi, sarà richiesto anche per i minori dai 2 anni in su, e servirà anche in zona bianca.
- Stadi: da oggi, 1 giugno, si torna in presenza anche sugli spalti per tutti gli eventi all’aperto con una capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore alle 1000 persone.
Il prossimo passo verso una maggiore libertà avverrà nei prossimi giorni con il passaggio di molte regioni in zona bianca. È questa la fascia che consentirà di non avere più il coprifuoco mentre resteranno in vigore le regole di comportamento quali le mascherine, la sanificazione ed il distanziamento. Valentina Fratò