“Ci sono volute le proteste della Lega, dei governatori, dei sindaci e dei cittadini per convincere il governo a fare, per l’ennesima volta, retromarcia e restituire i soldi promessi e poi tolti ai Comuni che hanno conosciuto il dramma della “zona rossa”.
Bene così ma non si può non sottolineare l’assurdità della vicenda e il pressappochismo del governo “lo dichiara il coordinatore della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo, alla luce del l’annunciata volontà del governo di inserire tutti i Comuni ex “zone rosse” dell’emergenza coronavirus nel fondo da 200 milioni previsto dall’ultimo decreto.” prosegue il deputato leghista “questo, però, non è sufficiente e noi vigileremo affinché si passi dalle parole ai fatti, inoltre chiederemo, con insistenza, di eliminare il limite dei 30 giorni che escluderebbe la metà dei 12 comuni abruzzesi oggetto dei provvedimenti restrittivi.
È un criterio intollerabile, inammissibile, che costituirebbe una beffa incredibile per quei paesi che, solo per una manciata di giorni, si vedrebbero costretti a rinunciare a finanziamenti che solo in minima parte andrebbero a ristorare dei danni subiti. Fortunatamente la Regione Abruzzo ha sopperito in parte alle mancanze del governo stanziando 1,7 milioni di euro per le ex zone rosse all’interno del “Cura Abruzzo 2”, una legge fortemente voluta dalla Lega e promossa da tutta la maggioranza di centrodestra. La Lega combatterà a fianco dei territori più colpiti dalla pandemia affinché venga riconosciuto un trattamento adeguato e uniforme” conclude D’Eramo.