La violenza sulle donne resta un problema molto grave in tutta Italia. Ma quanto successo in Abruzzo preoccupa ancora di più
C’è un problema in Italia che non trova una soluzione e stiamo parlando della violenza sulle donne. I numeri sono in continua crescita e anche l’Abruzzo non è esente da queste vicende tremende. L’ultima in ordine di tempo a perdere la vita nella nostra regione è Lorena Paolini, uccisa ormai da quasi un mese e con il suo killer in libertà.
Una situazione molto grave e che preoccupa ancora di più se si guardano gli ultimi dati comunicati da Il Centro. Diversi provvedimenti restrittivi nel giro di pochi giorni solo nella provincia di Teramo. Insomma, una questione che dovrà essere ancora una volta affrontata a livello nazionale per arrivare magari ad una soluzione definitiva.
Tre provvedimenti restrittivi in pochi giorni
Sono tre i provvedimenti restrittivi in pochi giorni emessi in provincia di Teramo. Il primo a Penna Sant’Andrea. La Procura ha vietato di avvicinarsi ad un 30enne operaio a quella che ormai è la sua ex moglie. Il tutto è partito da una denuncia presentata da quest’ultima dopo anni di minacce e comportamenti vessatori da parte del marito. Da qui l’indagine e la misura dura nei confronti dell’operaio.
Stessa situazione a Bellante. Questa volta destinatario del divieto di avvicinamento alla moglie e l’allontanamento dalla casa familiare è un pensionato di 63 anni. I fatti risalgono allo scorso luglio e i figli e la moglie hanno immediatamente presentato denuncia per porre fine a questi maltrattamenti.
A Nereto, infine, un 44enne è stato deferito in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia. La denuncia è stata presentata dalla moglie al termine, stando al suo racconto, di un anno dove ha subìto comportamenti vessatori da parte del marito. Un esposto che ha fatto partire immediatamente le procedure operative previste dal codice rosso.
A Teramo indagato un 38enne: cosa ha fatto
Ma non è assolutamente finita qui. A Teramo un uomo di 38 anni è attualmente indagato. Il sospetto da parte degli inquirenti è che abbia utilizzato una pen-drive con telecamera per filmare i clienti nei camerini di un negozio di abbigliamento.
Per il momento è solo un sospetto visto che non ci sono certezze. Ma la Procura ha autorizzato il sequestro della pen-drive per valutare meglio il contenuto al suo interno e decidere come procedere nei confronti del 38enne.
