È stata l’occasione anche per ‘celebrare’ le peculiarità di questo vitigno che rappresenta ancora oggi il 56% del vigneto della regione: produce 900.000 ettolitri su un totale di 2,5 milioni di ettolitri di vino abruzzese. “Negli anni ’50 e ’60 il Montepulciano veniva considerato un vino da ‘taglio’, poi ci siamo resi conto delle immense potenzialità di questo vitigno.
Nelle degustazioni di questi giorni ho avuto il piacere di assaggiare diversi vini e mi sono reso conto che l’Abruzzo ha raggiunto risultati importanti”. Lo ha detto il vignaiolo Francesco Paolo Valentini, presente al Vinitaly, per partecipare agli eventi dedicati alla Doc Montepulciano d’Abruzzo.
“Mezzo secondo di vita del nostro Montepulciano – ha osservato – ci ha fatto conoscere un vitigno davvero ricco di peculiarità ma difficile da lavorare perché genera vini più tosto strutturati. Siamo riusciti comunque a produrre da questo vitigno vini eleganti e armonici, e l’evento di oggi coincide con un grande risultato raggiunto per il comparto vitivinicolo abruzzese”.