Dopo il successo di presenze al Prowein di Dusseldorf lo scorso weekend, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sbarca lunedì a Londra per una tappa dell’Indigena Tour, il progetto ideato dallo scrittore ed esperto di vino Ian D’Agata con l’obiettivo di diffondere e rafforzare la conoscenza e la promozione di tutti i grandi vini e denominazioni autoctone italiane in Italia e all’estero.
Ritorno in grande stile, dunque, per il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in Inghilterra dove il 25 marzo, nelle sale esclusive del Caledonian Club al 9 Halkin Street, dalle 10,00 alle 17,00, avrà luogo l’Indigena Wines of Abruzzo Tasting, durante il quale stampa e operatori di settore potranno avvicinarsi alle denominazioni regionali, ai diversi territori e alle loro molteplici interpretazioni.
La giornata prevede un walk around tasting con la presenza diretta di ben 37 produttori, dove giornalisti e operatori potranno assaggiare i diversi vini in totale autonomia; in parallelo, sempre nell’elegante location, si terranno due masterclass, una alle 10,30 e una alle 13,00, condotte da Ian D’Agata. Le due masterclass saranno l’occasione per avvicinarsi, col tocco esperto di un giornalista di fama internazionale, al mosaico produttivo del Cerasuolo d’Abruzzo e del Montepulciano d’Abruzzo che, da un unico vitigno – il Montepulciano – sanno riflettere nel vino le infinite sfaccettature del terroir. Un vero e proprio caleidoscopio in cui le marcate differenze di stile diventano tratto premiante di queste due denominazioni.
L’evento, insomma, vuole essere una vera e propria full-immersion nella cultura vincola della Regione, che permetterà una comunicazione focalizzata e concentrata delle eccellenze enoiche abruzzesi, ma anche un’interazione diretta tra i professionisti della metropoli inglese e il gruppo di produttori presenti.
“Il tour internazionale di promozione del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo prosegue senza sosta raggiungendo città e metropoli importanti per l’export delle denominazioni che tuteliamo – sottolinea il presidente del Consorzio Valentino Di Campli- Riteniamo fondamentale condividere con la stampa e gli operatori di settore, i valori che ci contraddistinguono e che sono alla base del nostro stile produttivo. Londra è una piazza che intercetta le tendenze e tante volte le anticipa. Quello inglese è un consumatore raffinato ed evoluto e i tempi sono quindi maturi per lavorare anche sulla promozione e la valorizzazione del territorio e dei vitigni autoctoni, ciò che fa davvero la differenza per le nostre Doc”.
Il Regno Unito mantiene, nonostante la Brexit, un ruolo di primo piano per il vino abruzzese, quarto paese di esportazione dietro a Germania, Stati Uniti e Canada, con una crescita di introiti nei primi 9 mesi del 2018 per un valore complessivo di oltre 13.500.000 di euro (+ 34% rispetto al 2017) e una progressione, sia in quantità sia in valore, soprattutto per i vini DOC.
Presenti a Londra ben 37 aziende: Barone di Valforte, Citra, Casal Thaulero, Azienda Tilli, Rabottini, Maligni, Stefania Pepe, Nicola Di Sipio,The Vinum, Menicucci Vini, Nic Tartaglia, Tenuta Tre Gemme, Cantina Frentana, Cantina Tollo, Colle Moro, Cerulli Spinozzi, Ciavolich, Il Feuduccio, Cantina Colonnella, Tenuta Terraviva, Contesa, Filomusi Guelfi, Tenuta Secolo IX, D’Alesio, Tenuta I Fauri, Cascina del Colle, Barone Cornacchia, Centorame, Tenuta Arabona, Masciarelli, Valori, Agriverde, Rapino, Pasetti, Cataldi Madonna, Vino della Rosa, Torre Zambra.
L’iniziativa è stata cofinanziata dalla Regione Abruzzo attraverso i fondi PSR 2014-2020, Sottomisura 3.2