Qualche giorno fa, presso il Rettorato del Campus di Chieti, si sono svolte le elezioni del Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Abruzzesi (C.C.R.U.A.).
Ad aver diritto di voto tutti i consiglieri d’amministrazione e i senatori accademici dei 4 atenei abruzzesi. Sono risultati eletti due membri su tre del Coordinamento Regionale “UDU -Unione degli Universitari-/360gradi Chieti-Pescara”: Gianmarco Piovan (consigliere d’amministrazione UniTE e coordinatore UDU Teramo), Martina Cerroni (senatrice accademica UnivAQ). Terzo eletto è Nicolò Gatti (senatore accademico UniCH).
Gianmarco Piovan ha dichiarato: “È sicuramente un grande risultato per l’UDU Teramo che ho l’onore di guidare, oltre che per tutte le associazioni dell’Ateneo teramano che mi hanno sostenuto. Sento anche la responsabilità di continuare a portare avanti, da oggi anche in sede regionale, le ragioni e le problematiche degli studenti all’interno di tutto il sistema universitario abruzzese. Saranno moltissimi i temi da affrontare in una regione complessa come la nostra: quattro atenei estremamente eterogenei per la didattica erogata, per il territorio e le diverse e diversificate esigenze degli studenti. Ci troviamo a fare i conti con un sistema regionale che ha subìto un pesante ridimensionamento sia in termini di risorse stanziate, che per gli studenti che sempre meno scelgono l’Abruzzo come luogo in cui studiare. Ripartiremo da qui, insieme alle associazioni teramane e al coordinamento regionale UDU-360 gradi, per ribadire, con forza, che bisogna invertire la rotta e finanziare davvero l’istruzione e la ricerca per tornare a far crescere questa regione”.
Questo invece il commento di Martina Cerroni: “L’attuale situazione dei tre atenei abruzzesi necessita di una seria riflessione regionale che deve essere affrontata insieme ai rettori, alla Regione ma, anche e soprattutto, insieme agli studenti. Veniamo da quattro anni in cui l’organo è stato privo di rappresentanza e ciò ha permesso ai tre rettori e alla Regione di prendere delle decisioni senza confrontarsi con la componente studentesca. Ci auguriamo che il cambio di presidenza modifichi l’approccio che si è avuto alla C.C.R.U.A. negli ultimi anni e si torni ad usare l’organo come luogo di coordinazione democratica fra le università abruzzesi”.