Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Maria Concetta Falivene, con il supporto del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, si è resa promotrice dell’iniziativa per la selezione e la formazione di persone “che vogliano lasciare un segno dando la possibilità ad uno dei tanti minori stranieri non accompagnati presenti sul nostro territorio di avere una guida, un riferimento, un solido supporto”. “Il nostro obiettivo – spiega Falivene – è tutelare concretamente i diritti di questi bambini e bambine, ragazzi e ragazze, partendo dal rispetto di uno dei principi fondamentali della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e l’Adolescenza: il superiore interesse del minore.
Quando il fenomeno migratorio coinvolge dei bambini diventa ancora più drammatico ed il solo immaginarli mentre soli attraversano frontiere, affrontano contesti sociali e linguistici sconosciuti e rimangono abbandonati nella solitudine nel nostro Paese ci crea grande costernazione. Dovremmo ricordare che tra la fine dell’Ottocento ed i primi del novecento anche i nostri nonni e bisnonni, spesso quand’erano ancora minori, sono emigrati e sono stati protagonisti di storie di solitudine e di sofferenza. La storia però fa il suo corso, si dimenticano le proprie origini e di queste vicende dolorose se ne perde memoria”. La definizione di un progetto educativo rivolto ai MSNA rappresenta una sfida piuttosto ardua, sia per gli operatori sia per gli stessi ragazzi, che devono affidarsi a noi adulti e così accettare un patto educativo che comporta fiducia, continuità, impegno. Sfida che può essere vinta e che permette di costruire futuri cittadini solidi, onesti ed integrati nel nostro tessuto sociale”. “Questi bambini e ragazzi – sottolinea la Garante – portano sulle loro spalle un vissuto «da adulti», in contesti spesso assai difficili, che rende necessario un sostegno dal punto di vista psicologico.
I tutori hanno un ruolo fondamentale in questo percorso; sono cittadini che dedicano tempo prezioso della propria esistenza a questi minori meno fortunati e sono disposti ad affrontare esperienze di estrema vulnerabilità. Per riabilitare questi minori alla vita, i tutori volontari, unitamente all’impegno della scuola, degli assistenti sociali, delle forze dell’ordine ed all’intervento del Presidente del Tribunale dei Minori, attuano un complesso programma di protezione, assistenziale ed educativo e va a loro tutti un sentito ringraziamento e tutta la nostra stima”.