Turismo, in Abruzzo crescono i B&B (+186%) calano gli alberghi (-6%)

Negli ultimi 10 anni in Abruzzo i B&B sono aumentati di 807 unità, con un incremento percentuale (+186,8%) doppio rispetto a quello verificatosi in Italia (+93,5%), arrivando al 31 dicembre 2018 a 1.239 unità, pari al 3,5% del totale italiano, valore che pone la regione al 12° posto nella relativa graduatoria regionale nella quale emergono Lazio Puglia e Sicilia che rappresentano rispettivamente il 12,5%, 10,6% e 10,0% del totale nazionale. E’ quanto risulta dai dati pubblicati dall’Istat ed elaborati dal CRESA.

 

“L’aumento dei B&B abruzzesi segue le linee di tendenza del fenomeno a livello nazionale – afferma il presidente del CRESA Lorenzo Santilli – evidenziando una certa attrattività di questa tipologia di struttura ricettiva in considerazione dei limitati investimenti necessari per l’apertura che ne garantiscono una posizione concorrenziale rispetto alle strutture alberghiere in senso stretto che, al contrario, nello stesso periodo sono generalmente diminuite”.

 

L’incremento del numero dei B&B si è verificato contemporaneamente alla diminuzione degli alberghi che in Abruzzo (-6,1%) è stata più rilevante rispetto alla flessione rilevata in Italia (-3,7%).

 

All’aumento dei B&B si è accompagnata anche la crescita dei relativi posti letto che in Abruzzo è stata del +176,3% rispetto al +97,6% italiano così che nella regione al 31 dicembre 2018 sono state raggiunte le 7.493 unità, che costituiscono il 4,1% dei posti letto nei B&B italiani e che, come per gli esercizi, pongono la regione al 12° posto nella graduatoria regionale nella quale prevalgono Puglia (14,9%), Sicilia (11,6%) e Lazio (10,6%).

 

Scendendo al dettaglio provinciale, emerge per numero di B&B Chieti (34,0% del totale regionale), seguita da L’Aquila (27,4%), Pescara (22,8%) e, a distanza, da Teramo (15,9%). Si rilevano approssimativamente le stesse proporzioni anche in relazione ai posti letto per i quali prevale Chieti (32,5%). Tra il 2008 e il 2018 tutte le province hanno fatto osservare aumenti dei B&B (sia come numero di esercizi che di posti letto) molto superiori a quelli delle altre strutture ricettive, ottenendo i risultati migliori a Chieti che ha più che triplicato sia gli esercizi che i posti letto (rispettivamente +266,1 e +235,4%). Sono 90 i comuni che mancano di B&B. Per numero assoluto di B&B emerge Pescara (91) e per numero di posti letto ad essa si affianca L’Aquila (entrambe 514), in entrambi i casi seguite dai comuni più grandi. Se si rapportano i posti letto a 1.000 abitanti emergono 66 comuni con un valore superiore al doppio della media regionale (5,7) già maggiore del risultato italiano (3,1).

 

 

 

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