Fatto sta che da parecchi giorni sono pressoché introvabili i biglietti in numerosi punti vendita e di conseguenza chi deve viaggiare è pressoché “autorizzato” a salire a bordo dei mezzi sprovvisto del titolo di viaggio.
Inutile dire che se un viaggiatore dovesse impattare in una verifica da parte dei controllori, si aprirebbe una bagarre non di poco conto con l’utenza e con le associazioni dei consumatori.
Ad oggi è noto soltanto che la Società TUA da una quindicina di giorni, ha deciso di non avvalersi più del sistema tradizionale di distribuzione dei titoli di viaggio e che prevedeva l’utilizzo di personale aziendale (TUA ed ex SISTEMA), preferendo una nuova modalità basata su una collaborazione con una impresa esterna che a quanto pare sembra proprio non funzionare, come stanno a dimostrare le lamentele apparse sugli organi di stampa da parte dei passeggeri, dei punti vendita ma anche degli stessi autisti sui quali come al solito vengono poi scaricati i disservizi aziendali e le legittime rimostranze dei viaggiatori/utenti.
Tecnicismi a parte, ci sarebbe da chiedersi se la Regione sia consapevole o meno degli ammanchi di introiti e di incassi che si registrano e che si registreranno a seguito di decisioni non ponderate assunte da una propria azienda regionale.
Quanti giorni occorreranno ancora per ristabilire la situazione e per rifornire regolarmente i punti vendita, soprattutto quelli che hanno affluenze elevatissime e che hanno segnalato più volte e sin dai primissimi giorni il problema?
Non sarà mica che si aspetterà di vestire anche i panni della Befana per rispettare la par condicio tra i personaggi delle festività natalizie?
FILT CGIL ABRUZZOMOLISE