Si era schierato a favore del sì al referendum no triv ma solo strumentalmente.
Ora ripete i soliti argomenti ridicoli come quello sul fabbisogno nazionale, come se i petrolieri ci facessero pagare meno il petrolio estratto nei nostri mari. Tra l’altro grazie alle franchigie concesse da governi al loro servizio per la maggior parte non pagano nemmeno royalties.
Si può discutere sul testo degli emendamenti presentati tardivamente dal M5S ma la contrarietà di Salvini e Pd non è tecnica, esprime invece la più totale identificazione con le tesi e gli interessi delle compagnie petrolifere.
Ancora una volta si conferma che il PD fa un’opposizione confindustriale che non ha nulla a che fare con le ragioni di chi difende ambiente e beni comuni. Vale lo stesso per le politiche economiche e sociali”.