La richiesta arriva dai gruppi consiliari in Regione “Legnini Presidente”, “Partito Democratico” e “Abruzzo in Comune”.
“Solo in questo modo si potrà garantire sia la funzione di coordinamento quale organo di vertice della Regione che le funzioni commissariali delegate dal Governo centrale. Il Presidente della Regione non può essere semplice spettatore delle iniziative necessarie per la soluzione di uno dei problemi più importanti per l’Abruzzo. La galleria del Gran Sasso non può essere chiusa, tagliando in due la nostra Regione. La concessionaria revochi la sua decisione e il Ministero delle Infrastrutture esca dall’immobilismo ed intervenga con urgenza”.
“Le soluzioni sono già state individuate nella delibera di Giunta regionale del 25 gennaio scorso, presieduta da Giovanni Lolli. Occorre dare attuazione agli interventi in essa previsti, stanziando subito le risorse per 172 milioni, e nominare un Commissario straordinario che dovrà assicurare la progettazione ed attuazione degli interventi che non sono più rinviabili, senza espropriare delle loro funzioni la Regione , gli enti e i soggetti pubblici locali che devono continuare ad essere protagonisti per garantire sicurezza, celerità negli interventi, monitoraggio, partecipazione e trasparenza.
La precedente gestione commissariale ha di fatto espropriato di qualunque funzione le autorità locali, facendo venire meno il potere di controllo coordinamento dalla Regione Abruzzo, non risolvendo i problemi e lasciando non poche opacità e difficoltà a ricostruire gli atti e gli interventi attuati.Per questo chiediamo che il Commissario che dovrà essere nominato sia individuato nel Presidente della Regione Marsilio: solo in questo modo si potrà garantire sia la funzione di coordinamento quale organo di vertice della Regione che le funzioni commissariali delegate dal Governo centrale. Formalizzeremo tale proposta nel corso del Consiglio regionale straordinario da noi richiesto e fissato per domani martedì alle ore 12 e sollecitiamo tutti i gruppi di maggioranza e opposizione a sostenerla”.
Pietro Quaresimale. “Strada dei Parchi non ha nessun titolo per chiudere il traforo del Gran Sasso e la minaccia di questa inutile ‘azione di forza’ rischia di ricadere esclusivamente sulla pelle dei cittadini abruzzesi”. Con queste parole il consigliere regionale e capogruppo della Lega in Regione, Pietro Quaresimale, torna a dire la sua sulla preoccupante vicenda che sta interessando una delle principali arterie di collegamento dell’Abruzzo. “La magistratura – spiega Quaresimale – non ha disposto alcun sequestro dell’autostrada ma ha solamente intimato a SdP di prendere le precauzioni necessarie nella gestione manutentiva ordinaria.
La chiusura del traforo non rientra certamente tra le ‘precauzioni’ richieste e si verrebbe a creare una situazione ancor più grave d’interruzione di pubblico servizio”. Ricordiamo che la Procura di Teramo ha rinviato a giudizio la concessionaria Strada dei Parchi per una probabile contaminazione da toluene dell’acquifero del Gran Sasso. Il caso risale al maggio 2017 e si riferisce ad alcune operazioni di verniciatura dei tunnel autostradali durante le quali la sostanza nociva contenuta nelle vernici sarebbe finita nelle condotte di distribuzione dell’acqua potabile. “Del tutto distinta, seppur non meno grave, – sottolinea il consigliere – è l’indagine legata ai laboratori di fisica nucleare. Anche lì vanno attuati i controlli più stretti e messe in campo le misure che la magistratura riterrà più opportune, ma allo stato attuale nulla lascia intravedere un pericolo tale da interdire la circolazione nel traforo”.
“L’alta professionalità del Commissario che sarà chiamato a gestire l’emergenza – dichiara in conclusione Quaresimale – sarà l’unica garanzia per i cittadini abruzzesi di vedere risolta la questione nel migliore dei modi. Qualsiasi iniziativa si vada ad attuare dovrà comunque prevedere il minor impatto possibile sulla rete viaria e garantire allo stesso tempo la certezza che l’acqua che viene distribuita nelle case dei teramani sia pulita e sicura. Il Consiglio regionale straordinario previsto per domani contribuirà a fare chiarezza sulla vicenda e, soprattutto, renderà evidente la posizione dei vari schieramenti politici. Posizione che mi auguro sia unanime nel condannare azioni d’impeto che non fanno il bene dell’Abruzzo”.
Sono ormai settimane che chiediamo al ministro Toninelli di occuparsi con urgenza dell’autostrada del Gran Sasso, dopo che Strada dei parchi ne ha annunciato la chiusura. L’autostrada è pubblica, non del gestore ed il ministero deve far subito revocare l’assurda decisione di interruzione di un servizio pubblico. Col passare dei giorni la situazione si è anche complicata perché nel frattempo è stata comunicata la chiusura di altri tratti autostradali come Tornimparte e Bussi, mentre Anas ha dichiarato che le statali non possono sopportare il nuovo carico. Serve immediatamente nominare un commissario per la sola esecuzione delle opere, senza deroghe ambientali, e stanziare con un emendamento al decreto cantieri le somme necessarie per la messa in sicurezza del Gran Sasso. Lo diciamo da settimane mentre Toninelli continua a parlare di concessioni e Salvini viene in Abruzzo per le elezioni e parla di sicurezza. Ma quale sicurezza! Fanno chiudere il traforo e sarà emergenza sanitaria e emergenza protezione civile, perché il traforo è sull’autostrada del sistema nazionale della protezione civile. L’inerzia assoluta di questo governo di incompetenti e spregiudicati sta strangolando l’Abruzzo, la sua economia e il turismo.
Lo afferma Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.