Nel terzo anniversario del sisma del centro Italia, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha diffuso una nota nella quale non manca il rammarico per i ritardi accumulati nella fase della ricostruzione.
“Vedere una parte importante delle macerie ancora da rimuovere e pochi, pochissimi cantieri aperti per la ricostruzione (mentre ancora si fatica a gestire l’emergenza) provoca rabbia e sconforto”, sottolinea Marsilio. “Troppi no hanno frenato finora la ricostruzione: quei troppi no che abbiamo sentito dire anche dall’ultimo governo quando sono state bocciate in parlamento le misure richieste dei comuni e delle regioni.
È tempo di aprire finalmente la stagione dei sì: alla semplificazione normativa, all’assunzione di personale qualificato in numero adeguato ai fabbisogni, a una legge organica che permetta di agire senza confusione, senza incertezze interpretative e senza l’ossessione dell’anticorruzione, che è diventata una gabbia che soffoca ogni iniziativa.
Oggi per ricostruire una scuola pubblica servono 65 passaggi, tra autorizzazioni, progetti di vario livello, vidimazioni, validazione, nullaosta, conferenza di servizi e quant’altro. Mi auguro che questo governo del si possa nascere dal voto e dal consenso popolare; in ogni caso, la Regione Abruzzo discuterà con il prossimo governo perché si passi finalmente dalle parole ai fatti”.