“A seguito della crisi sanitaria, presto divenuta crisi sociale ed economica, molti studenti si sono ritrovati ad affrontare varie difficoltà legate alla sostenibilità della vita universitaria.
La perdita di posti di lavoro, in primis, ha comportato una riduzione degli introiti per molti studenti lavoratori, rendendo ancora più irraggiungibile la faticosa integrazione di spese della propria formazione con quelle degli affitti, utenze e beni primari.
La crisi sanitaria ha gravato anche sulle famiglie degli studenti, che hanno riscontrato difficoltà non indifferenti nel dare un aiuto concreto per garantire la prosecuzione del percorso universitario.
A queste problematiche si aggiungono quelle relative alla didattica a distanza, come la difficoltà a reperire il materiale didattico necessario per affrontare la sessione d’esami estiva; ne consegue l’impossibilità di raggiungere i CFU necessari per poter far richiesta per la borsa di studio relativa all’anno 2020/2021.
Inoltre, la scadenza dei termini del pagamento della terza rata si avvicina e, nonostante il prolungamento del lasso di tempo, molti non riusciranno a pagarla.
Gli ultimi provvedimenti finanziari per l’istruzione universitaria altro non sono che delle misure prettamente emergenziali che non metteranno fine all’annosa contraddizione tra una crisi economica e sociale sempre più aggressiva e insostenibile.
Attraverso un’inchiesta è emerso che in Abruzzo una grossa percentuale degli studenti fuori sede e non, non riuscirà a coprire la spesa della terza rata, non riuscirà a raggiungere i CFU necessari per fare richiesta per la borsa di studio, da cui consegue la valutazione di abbandonare gli studi.
L’impoverimento dovuto ai fatti di questi ultimi mesi esaspera una condizione già preoccupante a causa della crisi del 2008, per cui non possiamo permetterci un’ulteriore calo di iscrizioni alle università e di privare molte di un diritto fondamentale come quello allo studio.
Già nei mesi scorsi ci siamo mobilitati insieme alla rete nazionale “Noi Restiamo” con la campagna per il blocco degli affitti e utenze, e per il diritto allo studio. Contestualmente lo scorso 30 aprile ci siamo recati sotto Palazzo Chigi con sindacati e realtà sociali e politiche per sottoporre all’attenzione del presidente Giuseppe Conte le nostre istanze: il blocco per gli affitti e le utenze, garanzie per il diritto allo studio e un reddito per chi non ha una copertura economica.
In Abruzzo, attraverso il coordinamento regionale per giovani studenti e precari appartenente alla campagna, ci siamo confrontati sulle varie difficoltà riscontrate durante l’emergenza, per cui riportiamo le nostre richieste:
-Abolizione della terza rata prima della scadenza prevista e abolizione delle rate dell’anno accademico 2020/2021;
-Abolizione dei criteri di merito per la richiesta della borsa di studio per l’anno 2020/2021;
-Sospensione degli affitti e delle utenze e aumento dell’investimento pubblico per le residenze universitarie;
Inoltre chiediamo di aprire un confronto, anche in via telematica, con il Rettore per affrontare tali tematiche.”
Questa la lettera da parte del “Coordinamento Giovani Studenti e Precari Abruzzo” per chiedere blocco degli affitti e delle tasse universitarie.