Sul registro tumori l’Abruzzo è già in regola. Smargiassi: “Ora bisogna renderlo un’eccellenza nazionale”

Il Registro tumori Abruzzo  è stato descritto oggi dai relatori Mascitelli e Manzoli come di fatto già pronto agli obblighi introdotti dalla legge, voluta dal Ministro Giulia Grillo, sull’attuazione obbligatoria dei Registri Tumori, a cui tutte le regioni dovranno uniformarsi entro il 2020.

 

A commentare il fatto è stato Pietro Smargiassi, presidente in quota M5S della commissione vigilanza della Regione: “Un vantaggio ottenuto anche grazie al lavoro svolto dal M5S che nella scorsa legislatura ha posto l’accento sull’importanza per la Regione Abruzzo di dotarsi, in tempi brevi, di questo straordinario strumento per la ricerca. Ora l’obiettivo è rendere l’Abruzzo tra le regioni virtuose e rendere l’organo di monitoraggio un’eccellenza nazionale. Ad oggi gli uffici preposti, con sole quattro unità di personale di cui due borsisti, analizzano circa 12mila fascicoli sanitari cartacei. E con un impegno di spesa di 80mila euro annui hanno redatto sei report che espongono dati fino al 2016. Ora l’obiettivo è quello di aumentare il numero dei dati raccolti, al fine di accrescere il grado di attendibilità dello studio e avere una mappatura sempre più completa per tutto il territorio.

Ha continuato: “Per farlo bisogna per istituire prima di tutto il fascicolo sanitario elettronico, che permetterebbe di aumentare sostanzialmente la mole dei dati analizzati e dei tempi utili per esaminarli, congiuntamente dovranno essere aumentati i fondi per incrementare gli operatori specializzati e il personale. Il mio impegno sarà massimo nel vigilare che la Giunta svolga correttamente il suo ruolo applicando i giusti impegni di spesa per la ricerca, è in gioco l salute di tutti i cittadini”.

Nel corso della seduta si è discusso anche sui consorzi di bonifica: “L’Assessore Imprudente ha annunciato di voler presentare un Progetto di Legge di riforma/organizzazione dei Consorzi di bonifica regionali. Ma dispiace su questo argomento dover constatare che non abbiamo avuto notizie e tempi certi su quando si procederà alla nomina del CdA del Consorzio di Bonifica Sud per far sì che lo stesso esca dalla fase di commissariamento. Un rallentamento che rappresenta una consecutio dal centro sinistra al centro destra e che spinge i più sospettosi a pensare che probabilmente ci sia una volontà ben precisa nel non dotare il Consorzio di un Cda composto da più persone ma lasciare tutto in mano ad un unico commissario.”

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