A dirlo la Stazione Ornitologica Abruzzese che aveva lanciato l’allarme sulla realizzazione di 1,7 km di nuovo tracciato “che stravolgerebbe un’antica e bellissima mulattiera nel bosco, alterando habitat protetti a livello comunitario e disturbando la fauna protetta. Per questo l’associazione aveva depositato dettagliate osservazioni chiedendo lo stralcio del tratto in questione”.
Dichiara Augusto De Sanctis, consigliere della SOA: “Bene ha fatto l’ente parco a depositare un articolato parere alla regione che ora dovrà decidere definitivamente sulla compatibilità del progetto. Crediamo che vi siano criticità insuperabili. E’ desolante che amministrazioni comunali non abbiano ancora fatto proprie forme di progettazione più consone e rispettose della ricchezza in termini di paesaggio e biodiversità che connota questa parte di territorio, dall’Orso bruno al Falco Pellegrino. Addirittura hanno chiamato un progetto così invasivo come “valorizzazione ambientale”. Gli interventi devono essere all’altezza del valore naturalistico di queste aree. Anche da un punto di vista turistico, come si fa a pensare di distruggere un’antica mulattiera con splendidi tratti di antico selciato per sostituirla con una strada? I visitatori in un parco vogliono immergersi nella natura, non certo passeggiare su una strada attraversando ambienti compromessi da taglio di alberi e sbancamenti. Ora ci attendiamo che la Regione faccia proprio il parere dell’ente parco mettendo la parola fine a questa idea progettuale che va avanti da troppi anni”.