“Accolgo con molta soddisfazione la notizia secondo la quale l’Abruzzo è una delle 3 Regioni italiane ad essersi vista approvare la rete ospedaliera Covid senza rilievi da parte degli organismi ministeriali.
E’ la migliore risposta a tutti coloro che da mesi raccontano agli abruzzesi notizie infondate su presunti ritardi del governo regionale nella presentazione degli atti programmatori”.
Lo sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, commentando i risultati dell’incontro di ieri tra le Regioni e il Commissario Arcuri.
“L’approvazione senza condizioni – continua la Verì – dimostra non solo il lavoro portato avanti dalle strutture dell’Assessorato, del Dipartimento e delle Asl, ma anche la validità delle nostre proposte per fronteggiare un’eventuale recrudescenza della pandemia. Un segnale forte per i nostri concittadini, che sanno di poter contare su un’organizzazione sanitaria puntuale ed efficiente, pronta a far scattare tutti i protocolli di sicurezza in caso di necessità”.
Il piano per la rete ospedaliera Covid prevede investimenti per 29 milioni di euro.
Nel dettaglio, alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti vengono assegnati fondi per circa 5 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di 18 posti di terapia intensiva e 26 di semi-intensiva al policlinico di Chieti; alla Asl di Teramo circa 4 milioni e mezzo di euro per 14 posti di intensiva e 21 di semi-intensiva nell’ala dell’ex sanatorio dell’ospedale di Teramo, oltre ad altri 2 posti di intensiva all’interno dell’ospedale Mazzini; circa 5 milioni di euro andranno alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per 8 posti di intensiva e 15 di semi-intensiva al San Salvatore dell’Aquila, e per 8 posti di intensiva e 6 di semi-intensiva all’ospedale di Avezzano; 2 milioni di euro, infine, per la Asl di Pescara per 16 posti di intensiva e 24 di semi-intensiva al Covid hospital.
“Adesso – conclude l’assessore – attendiamo con fiducia la conclusione dell’iter burocratico per l’erogazione delle somme, così da concludere in tempi stretti la realizzazione delle opere, molte delle quali sono comunque già state eseguite dalle Asl, che ora dovranno essere ristorate dei fondi utilizzati”.