Abruzzo. Continuano a far discutere, in Regione, le relazioni sindacai. “La giunta regionale”, si legge in una nota, “nonostante la condanna dell’Ente regionale per condotta antisindacale, continua imperterrita a violare le prerogative che la legge ed il contratto attribuiscono alle rappresentanze sindacali. La Giunta regionale prima adotta gli atti e poi informa le organizzazioni sindacali.
Questa tardiva informazione, per altro carente, è di fatto priva di efficacia visto che la norma prevede che l’informativa, al fine di rendere il confronto tra le parti concreto e rispettoso dei ruoli di tutti, sia data preventivamente. E’ inutile, d’altro canto, un confronto in relazione ad un atto adottato e definitivo, quindi non modificabile.
Per questo ieri, unitariamente, le sigle FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, DIRER e la RSU, hanno, in sede di riunione sindacale, chiesto che la Giunta regionale sospenda con atto formale le delibere inerenti la riorganizzazione dei Dipartimenti e Servizi per consentire un confronto leale e corretto con la RSU, le segreterie territoriali e le Confederazioni delle OO.SS., quest’ultime tenute all’oscuro di tutto. E’ evidente, in merito, la violazione della Legge regionale 77/99 art.17, comma 2 che prevede appunto l’informativa preventiva anche alle Organizzazioni sindacali confederali.
Quanto emerso ieri è, purtroppo, la dimostrazione ulteriore di come questa amministrazione interpreti le relazioni sindacali. Il confronto con le parti sociali non è rivolto ad acquisire osservazioni che potrebbero essere utili ad individuare atti amministrativi e politiche di riorganizzazione che siano attinenti alle necessità dei cittadini e, contestualmente, creino ambienti di lavoro sereni e produttivi per i dipendenti. L’impressione è quella che questa riorganizzazione sia conseguente ad una visione elitaria che ha tenuto fuori da ogni possibilità di partecipazione gli stessi Dirigenti e il personale tutto, che è poi quello che materialmente produce servizi.
La motivazione che l’informazione successiva sia stata determinata dall’urgenza non giustifica quanto accaduto, soprattutto in considerazione del fatto che sono mesi che le organizzazioni sindacali chiedono di incontrarsi su questo tema.
Giova quindi sottolineare che seppure si è concordato un calendario di incontri per il 6, 10 e 11 febbraio con contemporanea convocazione anche delle Confederazioni CGIL, CISL e UIL, dette intese saranno rispettate dalle rappresentanze sindacali qualora sia precedentemente approvato l’atto di Giunta con il quale si sospendono le delibere già adottate in materia di riorganizzazione e si dia disponibilità a valutare eventuali modifiche alle stesse.
Diversamente saremo costretti nuovamente a rivolgerci agli organi competenti per tutelare le prerogative sindacali a nostro avviso già violate.