Abruzzo. “Pronto a ricandidarmi solo con alla guida Giovanni Legnini, altrimenti tornerò a fare l’avvocato”.
Si sintetizza così la posizione dell’attuale vicepresidente vicario del Consiglio regionale Lucrezio Paolini che dopo anni passati all’interno dell’Italia dei Valori prende le distanze dalla scelta del segretario regionale del partito Lelio De Santis entrato nel Movimento Avanti Abruzzo a sostegno della candidatura di Fabrizio Di Stefano, uomo del centrodestra che ieri ha a sua volta preso le distanze dalla coalizione scegliendo di andare da solo, a meno di primarie, nella corsa all’Emiciclo, vuole continuare a fare politico, ma ad una sola condizione: “che il candidato sia portatore di un progetto politico nuovo, spendibile e di discontinuità. Questo candidato è Giovanni Legnini”.
Una posizione simile a quella espressa da Donato Di Matteo, leader di Abruzzo Insieme, che nei giorni scorsi ha fatto sapere che sarà del centrosinistra solo con Legnini presidente. L’idea, spiega Paolini, è quella di far nascere “un nuovo movimento che segua la linea tratteggiata dalla scorsa legislatura, ma senza i paletti imposti dalle questioni di partito. Se nascerà insieme ad altri consiglieri regionali, a partire da Giorgio d’Ignazio e Maurizio Di Nicola (attuale presidente della commissione Bilancio alla Regione), con Legnini candidato presidente, sono pronto a mettere a disposizione l’esperienza maturata in queste due legislature e in particolare in quest’ultima in cui sono stato
vicepresidente vicario del consiglio regionale, ma anche responsabile dell’Osservatorio della legalità e presidente del Comitato di legislazione. Ruoli non di visibilità, ma dove si deve fare”.