Se ci siano stati vizi, aspettiamo che lo decidano i Tribunali. Affermarlo con tanta sicurezza e toni inquisitori prima di una sentenza, mette in dubbio la professionalità e le competenze di tecnici e dirigenti qualificati che hanno composto la Commissione (oltre che adombrare interessi estranei a un giudizio imparziale che respingiamo con netta determinazione).
Per la Regione Abruzzo non ci sono figli né figliastri: è chiaro che per noi è indifferente quale comune sia il vincitore. Consapevoli della ricchezza e della pluralità di proposte che il territorio può esprimere, non ho dubbi che i 20 milioni sarebbero ben spesi sia a Calascio che a Lama dei Peligni, come in tutti o quasi gli altri comuni che hanno partecipato all’Avviso. Tanto ne sono consapevole, da aver già da tempo annunciato di voler provare e recuperare una parte di questa progettualità con altre fonti di finanziamento.
E’ chiaro che la posizione della Regione non ha ambiguità: se il TAR (e a seguire, eventualmente, il Consiglio di Stato) dovesse riconoscere le ragioni di Lama dei Peligni, noi procederemmo immediatamente a prenderne atto e a far scorrere la graduatoria attribuendo i 20 milioni al nuovo avente diritto.
Quello che però il sindaco di Calascio ha voluto far sapere, e che i nostri uffici presenti alla riunione citata dal sindaco confermano, è che la presidente della commissione ministeriale che esamina i progetti ha reso noto che, in caso di accoglimento del ricorso, il finanziamento alla Regione sarà revocato, perché non è previsto lo scorrimento della graduatoria. Questo è il vero allarme che, con l’occasione, intendo rilanciare, diffidando il ministero dal proseguire su questa strada. Sto assumendo le informazioni necessarie, e sono pronto ad agire formalmente. I “tempi stretti” del PNRR non possono essere la scusa per uno scippo ingiustificato. Spero che l’udienza a fine mese del TAR possa sciogliere la riserva e fugare ogni dubbio su chi abbia diritto ai 20 milioni. Di sicuro, noi difenderemo fino in fondo quello della Regione di poterli spendere sul proprio territorio.”