Chieti. Diamo voce da trapiantata d’organi Stefania Fasciani che ci dà la sua testimonianza per trapianto di organi rene-fegato affrontato il 27 aprile 2009, presso il centro trapianti le Molinette di Torino. Grande sostenitrice come volontaria in associazioni del settore che sostengono le patologie renali e donazioni di organi, in questo momento è socio Airp (associazione italiana rene policistico onlus) che consiglia ai trapiantati e a chi è in lista per trapianto, dializzati, di fare al più presto il vaccino, consigliati Pfizer o Moderna.
“Come cittadina – afferma – ho aderito al portale della Regione Abruzzo, della piattaforma over 80, e c’erano quasi 5.000 mila adesioni, nel giorno in cui ho aderito circa 25 giorni fa, ad oggi sicuramente sono andati oltre i 5000, per cui questo dato scoraggia e soprattutto, mi domando quando toccherà il mio turno? O quelli di altri alle stesse mie condizioni o con altre patologie in cui il vaccino sia un vero e proprio salva vita?
I trapiantati di organi sono costantemente sottoposti a terapia salvavita, facendo uso di farmaci immunodepressi, ossia farmaci che abbassano le difese immunitarie, che già in condizioni normali si è sempre “fragili” soprattutto la presenza di questo virus covid 19, ci rende ancora più fragili. Le precauzioni di uso mascherina, amuchina, evitare posti affollati, in alcuni casi usare stoviglie monouso nei bar, non ci pesa affatto, per quanto riguarda me l’ho fatto anche nel periodo post trapianto per un anno, ma nonostante le accurate precauzioni, si vive in una situazione di paura sapendo di essere un soggetto maggiormente a rischio di altri. La mia è un interrogazione al Presidente della Regione Abruzzo, all’assessore Regionale della sanità, e assessore alle politiche sociali, ma soprattutto all’assessore Nicoletta Veri, chiedere quando noi trapiantati di organi dobbiamo ancora attendere per poter essere vaccinati? E soprattutto se come categoria ci abbiano preso in considerazione dal momento che stiamo dopo gli over 80?”.