Prevenzione della corruzione: il consiglio regionale presenta il suo progetto

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, in rappresentanza delle assemblee legislative regionali italiane, ha presentato ieri, nel corso della quinta giornata di prevenzione della corruzione e della trasparenza presso la Banca d’Italia a Roma, il progetto frutto della coesione e del lavoro svolto dai consigli regionali e dalle province autonome.

 

Nel corso del 2018, su sollecitazione di alcuni responsabili anticorruzione, è stato istituito un gruppo di lavoro chiamato a verificare la fattibilità di un nuovo metodo di analisi e valutazione dei rischi, attraverso la previsione di correttivi alla precedente metodologia di analisi che nel corso di questi anni ha fatto emergere diversi limiti applicativi. Proprio a partire dalle criticità rilevate è stata maturata la volontà di adottare una tecnica condivisa di analisi e valutazione dei rischi, maggiormente rispondente alla realtà estremamente variegata che caratterizza le nostre assemblee legislative.

 

“Si tratta di un significativo risultato per il nostro Consiglio – afferma Silvana de Paolis, responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo – che rappresenta a pieno titolo un felice esperimento di proficua e leale collaborazione. E’ stato elaborato un progetto innovativo e sperimentale che si pone lo scopo di adottare un modello condiviso di analisi e valutazione dei rischi, in un’ottica di compliance integrata tra le amministrazioni e rappresenta, altresì, uno strumento utile alla misurazione dell’efficacia della prevenzione in materia di corruzione”.

 

Grazie alla sperimentazione di questa nuova metodologia si potrà dar conto al cittadino del buon funzionamento del sistema di prevenzione dell’ente che non rappresenta solo un adempimento a un obbligo di legge, ma uno strumento di misurazione della bontà delle misure di prevenzione adottate, anche attraverso il confronto con altre realtà amministrative. “Oggi più che mai, come dimostrano i recenti episodi di cronaca, – ha dichiarato il presidente ANAC, Raffaele Cantone – è importante applicare la legislazione anticorruzione all’interno della pubblica amministrazione per prevenire la commissione dei reati. La prevenzione è un antidoto fondamentale. I responsabili, ai quali spetta la predisposizione del piano triennale, sono il perno di questo sistema e a loro va tutto il nostro sostegno”.

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