I principali appuntamenti saranno a Teramo, Pescara, Chieti, Roseto, Pineto, Colonnella, Civitella e con l’Università di Pescara nel Comune di Pianella, preceduti da numerose iniziative, tra incontri nelle scuole, cineforum, dibattiti e convegni – ricorda i magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, sacerdoti, cittadini, quasi 1000 persone vittime della lotta alla criminalità. E il loro impegno.
Una giornata per sottolineare non solo simbolicamente che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.
Una giornata per stare vicino a chi, in ogni regione, non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi. Perché pensiamo che il nostro Paese abbia bisogno di ponti che allarghino le coscienze e veicolino le speranze, con l’opera quotidiana di cittadini responsabili, capaci di tradurre la domanda di cambiamento in forza di cambiamento.
Una giornata per ricordare a tutti che la forza delle mafie sta nella indifferenza, nella sua sottovalutazione, Invece la mafia è oramai ovunque, anche in Abruzzo, e va dove ci sono i soldi. Una giornata per ricordare che non c’è una sola mafia, ce ne sono tante. Hanno nomi diversi, ma sono tutte forme di una criminalità organizzata che ha da tempo varcato i confini regionali. Tante indagini negli ultimi anni hanno portato a parlare della mafia come della prima impresa italiana.