Un traguardo importante in linea con il cronoprogramma fissato dalla cabina, che pone un altro tassello nel mosaico che l’assessorato alle Politiche sociali sta realizzando per garantire uniformità e omogeneità di servizi sociali su tutto il territorio regionale.
In questo senso, l’assessore Pietro Quaresimale si è detto soddisfatto della fattiva collaborazione e dei contributi pervenuti dai rappresentanti dei Comuni, degli Ambiti sociali e delle istituzioni pubbliche della Sanità, dei servizi tutelari e della giustizia, delle Università, delle organizzazioni sindacali e del terzo settore.
“L’avvio della programmazione sociale – ha detto l’assessore – che deve essere conclusa entro i 90 giorni previsti e nelle modalità riportate negli atti di indirizzo del PSR 2022-24 rappresenta una vera svolta storica ed un’opportunità da cogliere in pieno per i Comuni, ambiti sociali, istituzioni sanitarie e terzo settore. Tutti gli attori sociali della Regione Abruzzo sono chiamati ad una programmazione unitaria ed integrata in cui entrano in gioco nuove riforme e indirizzi, in primis il nuovo Piano sociale nazionale 2021-2023, risorse plurime ordinarie e straordinarie a livello regionali, nazionale e comunitarie del PNRR e del FSE 2021-2027″.
Un momento storico per migliorare e potenziare l’offerta dei servizi per il cittadino e rendere più efficienti i processi della programmazione sociale e sociosanitaria che deve essere sempre più incentrata sulle sinergie tra le istituzioni ed il terzo settore, proprio in un’ottica di co-programmazione e co-progettazione”.
L’assessore Quaresimale preannuncia inoltre che “saranno previste a breve degli incontri territoriali con i responsabili politici e tecnici degli Ambiti sociali distrettuali, proprio per accompagnare i Comuni e gli ambiti sociali nella preparazione dei Piani sociali distrettuali 2023/2025”.